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Ayrton Senna, 26 anni fa la morte di una leggenda

Ancora oggi Ayrton Senna da Silva è considerato uno dei piloti di Formula 1 più forti di tutti i tempi.

Il 1° maggio è sinonimo di festa del lavoro e concertone.
Ma per gli amanti della Formula 1 è diventata anche una triste ricorrenza: esattamente 26 anni fa Ayrton Senna morì in seguito ad un grave incidente in pista.
In molti ricorderanno quel Gran Premio di San Marino del 1994.
Fu una gara funestata da vari incidenti, tra cui il ferimento di Rubens Barrichello il venerdì, la morte di Roland Ratzenberger il sabato e quella di Ayrton Senna la domenica.

La morte di Ayrton Senna

Sono le 14.17 di domenica 1 maggio.
Al 7º giro di pista Ayrton Senna perde il controllo della sua Williams, schiantandosi contro un muro di protezione alla curva del Tamburello.
La causa fu la rottura del piantone dello sterzo, che non permise al pilota di curvare in tempo: Senna riuscì solo a frenare, riducendo in circa due secondi la velocità, dai 310 ai 211 km/h.

L’impatto fu frontale e talmente violento da far rimbalzare indietro la Williams di circa 50 metri.
Durante la collisione, una sospensione dell’auto si spezzò, portando con sé una gomma, che colpì Senna alla testa, causandogli un grave trauma cranico.
Inoltre, il puntone della sospensione spezzatosi penetrò nel casco e trafisse Senna nella regione temporale destra, poco sopra l’occhio, provocandogli lesioni fatali.

Trasportato con l’elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Bologna, fu ricoverato nel reparto rianimazione.
Ogni sforzo fu vano: alle 18:40, all’età di 34 anni, Ayrton Senna morì senza aver mai ripreso coscienza.
Dopo questa gara, il circuito di Imola ha subito nuove e radicali modifiche, in modo da renderlo più sicuro.

Ancora oggi Ayrton Senna da Silva è considerato uno dei piloti di Formula 1 più forti di tutti i tempi.

2020-04-30T12:37:13+02:00