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Genova, tablet al posto dei libri: la proposta degli alunni

Così possiamo fare lezione ovunque, e scrivono alla preside

GENOVA – “Cara preside, ti scriviamo le nostre idee per migliorare insieme la nostra scuola”. Così hanno fatto gli alunni e le alunne del quinto anno di scuola primaria dell’istituto comprensivo di Teglia, quartiere popolare di Genova, coordinati dalla loro insegnante Alessandra Accorsi. Le idee ci sono e sono concrete, sebbene alcune certamente più onerose di altre. Come quella di Rebecca, l’anno prossimo in prima media, che centra in pieno il dibattito odierno sul rientro di settembre: “Io vorrei che potessimo fare le lezioni all’aperto, magari divisi in piccoli gruppi. Potremmo, al posto dei libri, usare i tablet con i libri digitali e unire tutte le materie in un unico libro-quaderno digitale, così potremmo fare lezione in ogni posto“. E poi aggiunge, rivolgendosi alla dirigente della scuola che lascia, Elena Tramelli: “Mi raccomando, la ‘ricrea’ deve assolutamente durare almeno 10 minuti”.

“Carissima dirigente Elena Tramelli, sono Chiara Hermine Angioni. Lo so che il suo tempo è molto prezioso ma le scrivo per il bene della scuola- esordisce Chiara che poi elenca le sue tre idee– la prima idea è di organizzare corsi di yoga, non tutti i giorni ma in aggiunta alle ore di palestra; la seconda idea è di fare manutenzione del nostro cortile per ripulire un po’ tutto, ad opera degli alunni, una volta al mese. La terza idea è di fare giardinaggio e naturalmente saranno gli stessi studenti a prendersene cura”.

Lo yoga piace anche a Eleonora C., Marta e Morena, le quali aggiungono anche “un’aula d’arte in cui noi ragazzi possiamo dare sfogo alla nostra fantasia con materiali da professionisti. Sogniamo ad esempio un corso di lettering o sfide di disegno. Abbiamo pensato anche all’esposizione di opere d’arte nei corridoi per avere riferimenti iconografici delle tecniche artistiche studiate”.

Roberta  e Camilla invece costruirebbero “una libreria su ogni piano in modo che chi vuole leggere in un’ora libera possa farlo comodamente senza scendere o salire le scale”. Poi c’è Raul secondo il quale servirebbe “uno spazio per aiuto-compiti nel pomeriggio, per non sentirsi soli nelle difficoltà”. La voglia di imparare accomuna tanti. Lorenzo pensa “a laboratori di meccanica, di chimica, di tecniche artistiche e di astronomia”.

Martina incalza: “Ma anche alla possibilità di ingrandire l’aula Lim con monitor per organizzare incontri con scrittori, scienziati e musicisti”. Noemy, Andrea F. e Kevin puntano in alto: “La palestra ad esempio avrebbe bisogno di una bella risistemata con l’acquisto di nuovi attrezzi: tapis roulant, porte da calcio, reti nuove per organizzare le partite di pallavolo. Una pista di pattinaggio con corsi dedicati a chi vuole imparare a pattinare- e, addirittura, concludono- una piccola piscina con vasca idromassaggio e una sauna per il relax”.

Poi ci sono le richieste di Fares, Martina e Andrea che ragionano su come valorizzare gli spazi esterni: “Perché non ripensare lo spazio antistante la scuola adibito ora a parcheggio come area verde con giochi per i più piccoli o dove poter organizzare attività ludiche a turni, con non più di due classi per volta, per le giornate più calde? Però, perché non pensare anche di usufruirne per ospitare mensilmente dei ‘Pizza Party’? Ma anche riqualificare l’area abbandonata che c’è dietro la scuola: è uno spazio inutilizzato da anni che potrebbe essere sfruttato meglio per attività aggregative e sportive all’aria aperta”. E Manila e Christian fantasticano: “Non sarebbe male avere un pullmino tutto nostro per organizzare più gite o uscite didattiche sul territorio!”.

2020-06-10T14:03:24+02:00