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Beyoncé scrive al procuratore del Kentucky: giustizia per Breonna Taylor

Sono passati tre mesi dall'omicidio della 26enne e nessuno è stato incriminato

ROMA – “Sono passati tre mesi da quando alcuni membri della polizia di Louisville hanno ucciso Breonna Taylor”. Inizia così la lettera che Beyoncé ha scritto e inviato al procuratore del Kentucky, Daniel Cameron. Un lungo appello per chiedere che venga fatta giustizia per l’omicidio della 26enne, uccisa a Louisville durante una perquisizione fatta dalla polizia in casa sua lo scorso 13 marzo.

I fatti

Breonna “dormiva ed era disarmata”, scrive Beyoncé. Eppure questo non ha fermato gli ufficiali dallo sparare oltre 20 colpi d’arma da fuoco, 8 dei quali finiti sulla ragazza. I poliziotti, come spiega Beyoncé, raccontano di essersi annunciati prima di fare irruzione nella casa ma il fidanzato di Breonna e alcuni vicini negano che le cose siano andate così. Scambiata probabilmente per un’altra persona, Breonna ha pagato e non ha ancora avuto giustizia.

“Sono stati fatti zero arresti e nessun ufficiale è stato licenziato”, scrive Beyoncé. I tre agenti ritenuti responsabili dell’omicidio sono attualmente in congedo amministrativo. “La famiglia Taylor non ha avuto modo di elaborare quanto successo e vivere il proprio lutto”, si legge. Per questo la popstar aggiunge: “Il tuo ufficio ha il potere e il dovere di dare giustizia a Breonna Taylor e dimostrare il valore della vita di una donna di colore”.

Nello specifico, l’interprete di “Crazy in love” chiede accuse precise, trasparenza e un’indagine che porti luce su quanto accaduto perché “per ogni persona che muore per mano della polizia sono due le tragedie: la morte stessa e l’inerzia e i ritardi che ne conseguono”

2020-06-15T15:33:04+02:00