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Sono fidanzata con un ragazzo più grande, siamo sempre stati bene…

Buongiorno, vi scrivo perchè mi trovo in una situazione inaspettata. Da 2 anni sono fidanzata con un ragazzo più grande di me (io ho 18 anni e lui 26). Con lui sono sempre stata molto bene, abbiamo sempre avuto un rapporto di fiducia reciproca. Ma nell’ultimo periodo però ho notato dei cambiamenti nel suo atteggiamento. […]

Buongiorno, vi scrivo perchè mi trovo in una situazione inaspettata. Da 2 anni sono fidanzata con un ragazzo più grande di me (io ho 18 anni e lui 26). Con lui sono sempre stata molto bene, abbiamo sempre avuto un rapporto di fiducia reciproca. Ma nell’ultimo periodo però ho notato dei cambiamenti nel suo atteggiamento. Si è mostrato più freddo e distaccato, mostrandosi sfuggente ogni qualvolta provavo a parlargli. Io non riuscivo a capire il perchè fino a quando, due giorni fa, ho ricevuto una chiamata da sua mamma che mi ha rivelato che da due mesi sta convivendo con una brutta malattia. Io non ho avuto più il coraggio di chiamarlo dopo aver sentito questa notizia e adesso mi sento fortemente in colpa. Da una parte vorrei sentirlo, ma dall’altra sono spaventata. Non so che fare, e sono costantemente alle prese con questi sensi di colpa. Vorrei avere un vostro aiuto.

Anonima, 18 anni


Cara Anonima,
per iniziare ti ringraziamo della fiducia che hai mostrato rivolgendoti a noi in una fase così delicata della tua vita. Comprendiamo quello che stai vivendo in questo momento. Come tu stessa hai scritto ti stai trovando ad affrontare una situazione piuttosto inaspettata, oltre che profondamente dolorosa. In generale non è facile convivere con una consapevolezza di questo tipo, in particolare quando si tratta di una situazione così improvvisa. La malattia infatti, soprattutto nella fase iniziale, può spaventare e paralizzare sia chi la vive sia chi è in relazione con la persona che ne viene colpita. Considerando che sono passati solo due giorni da quando hai saputo della situazione del tuo compagno, è probabile che la difficoltà che senti nel chiamarlo sia legata proprio al fatto che sia passato troppo poco tempo da quel momento, sono necessari tempi più lunghi per cominciare ad elaborare quanto accaduto ed imparare a gestire le fisiologiche emozioni di paura associate a questo tipo di eventi. E’ probabile che anche il tuo compagno si sia scontrato con una difficoltà di questo tipo nella fase iniziale, faticando a renderti partecipe fin da subito della situazione che stava vivendo. Lascia passare qualche altro giorno e appena ti sentirai pronta potrai provare a chiamarlo o a scrivergli. Riteniamo che sia stato molto importante che sia riuscita a chiederci aiuto in un momento così delicato della tua vita e crediamo che vista la tua giovane età è fondamentale non affrontare tutto da sola, confrontati con la tua famiglia o comunque con un adulto di cui ti fidi, inoltre puoi sempre valutare la possibilità di rivolgerti anche ad un professionista esterno che possa maggiormente sostenerti nell’elaborazione e nella gestione emotiva di una situazione così complessa e dolorosa.
Se ti va torna a scrivere per farci sapere come procedono le cose.
Un caro saluto!

 

2020-06-24T09:10:36+02:00