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Mi trovo in difficoltà a riprendere le mie abitudini di vita sociale, dopo il lockdown…

Buongiorno, vi scrivo per un consiglio, avendo letto il supporto che date. Mi trovo in difficoltà a riprendere le mie abitudini di vita sociale, dopo il lockdown rispettato alla lettera, dopo una serrata didattica a distanza e supporto tecnico e didattico come animatore digitale a colleghi, alunni e famiglie che mi ha impegnato al computer […]

Buongiorno,
vi scrivo per un consiglio, avendo letto il supporto che date.
Mi trovo in difficoltà a riprendere le mie abitudini di vita sociale, dopo il lockdown rispettato alla lettera, dopo una serrata didattica a distanza e supporto tecnico e didattico come animatore digitale a colleghi, alunni e famiglie che mi ha impegnato al computer anche 8 ore al giorno, mi ritrovo ad affrontare le uscite di casa in ansia.Prima uscivo per le commissioni necessarie e un po’ alla volta mi ero abituata, ora però fatico ad uscire a mangiare una pizza, a fare una domenica fuori porta, controllo tutto e tutti, continuo ad insistere con figli e marito di indossare le maschere anche fuori dove non è più obbligatorio, creando una situazione di attrito e di risposte spiacevoli, ma soprattutto mi rovino le giornate. Eviterei anche gli inviti da amici pur di non stare in gruppo al dI fuori della mia famiglia….a luglio andrò in vacanza con il marito, dopo tante sue insistenze nel riprendere giustamente la vita normale, spero di riuscire a godermi il riposo e l’ambiente senza assillare con le misure di sicurezza e il distanziamento sociale. Mi rendo conto che dovrei fare un passo alla volta, e mi sforzo, ma mi rendo conto anche che in quel momento sono con gli altri ma dentro sono agitata e non mi godo il momento, poi mi dico “ma tutti gli altri sono sereni e non sono sprovveduti….perché io ho questa paura? allora sono io che sbaglio”. Se vi è possibile avete qualche consiglio da darmi via mail che io possa mettere in pratica.
grazie per quello che potrete fare o consigliarmi
saluti cordiali

 

Cinzia


Cara Cinzia,
ciò che ci scrive è comune a molte persone che come lei si ritrovano disorientati in questa “cosiddetta” fase due. Si è passati dalla quarantena, in cui la percezione del rischio ed anche le paure erano molto alte, ad una fase in cui il “livello di guardia” sembra si sita abbassando e si può ricominciare gradualmente con la vita quotidiana. Questo passaggio non è semplice, come le abbiamo già scritto, innanzitutto è naturale che ciò possa accadere, è naturale sentirsi disorientati, confusi e spaventati. La pandemia ha rappresentato un trauma collettivo che certamente non può cancellare i suoi effetti nelle persone in breve tempo, anche perchè l’emergenza non si è totalmente conclusa.
Durante la quarantena, vi è stata una risposta del sistema di stress, sia a livello fisico (tachicardia, sintomi corporei, insonnia…) che a livello psicologico (emozioni negative, stati d’ansia…) ed in questa fase può continuare questa risposta per alcune persone. Come le dicevamo si parla in questo periodo “della sindrome della capanna” che non è la paura del contagio del virus ma piuttosto la paura di riprendere la vita di prima.
Ribadendo come ciò possa essere naturale e rappresentare soltanto una fase,il consiglio è quello di rispettare i suoi tempi.
La ripresa ad una vita più o meno quotidiana è molto soggettiva, può dipendere da aspetti caratteriali, da vissuti d’ansia, magari anche precedenti all’emergenza, e dalla personale percezione del rischio. Lei forse ha bisogno di più tempo, e questo non può essere una colpa. In questa fase comunque è importante che si senta attiva, non può intervenire sulla percezione del rischio dei suoi familiari o degli altri, ma può farlo con se stessa. Può continuare ad applicare il distanziamento sociale, usare la mascherina e scegliere i luoghi dove recarsi o dove non recarsi. Potrebbe essere utile anche riavvicinarsi alle cose che le piacciono e la fanno star bene, gli aspetti di creatività in questo momento sono molto importanti poichè contrastano le paure e l’incertezza che arrivano dall’esterno.
Ci sono tanti modi per approcciarsi a questa nuova fase, e lei deve trovare il suo, che non vuol dire non sentire più paura o far finta di niente ma trovare una modalità per andare avanti nonostante le paure e la precarietà del momento.
Accettare queste difficoltà può essere il primo passo per superarle pian piano e trovare un nuovo equilibrio che magari sarà migliore di quello precedente come spesso accade dopo i momenti difficili.
Un caro saluto!

2020-11-04T12:28:24+01:00