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Moda sostenibile. Rifò lancia i cappelli in denim rigenerato

La cloche, il newsboy e la coppola: il giovane brand pratese presenta i nuovi accessori della collezione estiva

Roma –  Ci sono novità in casa Rifò, il brand pratese di moda ecosostenibile ha infatti completato la sua collezione estiva con 3 cappelli in denim rigenerato: la cloche, il newsboy e la coppola. Una novità assoluta per la startup toscana che ha affidato la realizzazione all’eccellenza dell’artigianato italiano: i primi due sono realizzati da artigiani toscani, mentre la coppola è affidata alle sapienti mani di un artigiano di Napoli, per valorizzare la tradizione sartoriale del sud Italia.  

I modelli, d’ispirazione vintage e sofisticata, sono ispirati alla cloche degli anni ’20, ai cappelli portati dai newsboy e alla coppola nata in Sicilia e, ancora oggi, simbolo della cultura della regione.

La cloche Caroline è un cappello unisex in denim rigenerato, formato da sei spicchi di jeans. Ha una morbida tesa doppiata con la stessa tela di jeans rigenerato progettata da Rifò, che può essere portata abbassata oppure anche alzata su un lato per conferirle uno stile più vintage e sofisticato.

Il modello newsboy Alex, unisex, si ispira ai cappelli maschili degli anni ’30, in voga tra strilloni, giornalisti, e uomini della working class. Alex è morbido sulla testa grazie anche all’elastico sul retro che permette l’adattabilità a diverse misure. La corona del cappello in cotone rigenerato è costituita da sei spicchi rifiniti con un bottone rivestito dello stesso tessuto denim progettato da Rifò.

La coppola Mimmo è foderata con il jersey in cotone rigenerato. La tesa della coppola ha al suo interno uno strato di salpa (materiale composto da scarti di carta e cartone tipicamente usato per irrigidire e accessori come anche borse) che le dà rigidità. Sul dietro della coppola ci sono 5 pinces che danno al cappello la tridimensionalità corretta per la rotondità della testa.

Come per la Giacca Avanguardista, gli artigiani Rifò attraverso il filato rigenerato da vecchi jeans, destinati alla discarica o all’inceneritore, hanno creato capi in denim sostenibili. Il tessuto in denim una volta sfilacciato e trasformato in un nuovo filato (composto all’ 80% da cotone rigenerato, 15% cotone vergine e 5% altre fibre) non viene nuovamente colorato per risparmiare acqua e sostanze chimiche, per questo mantiene lo stesso colore e trama del denim originario, riducendo, rispetto a un capo nuovo: del 98% l’uso di acqua, del 77% quello dell’energia, del 95% le emissioni di CO2 e del 99% l’uso di coloranti e prodotti chimici.

2020-07-07T14:16:44+02:00