ROMA – È online il nuovo quaderno delle Piccole Scuole (n.2 della serie Studi) dal titolo “Maestre di frontiera – Storie di piccole scuole nel lungo corso del XX secolo” a cura di Pamela Giorgi (ricercatrice Indire) e della professoressa Raffaella Calgaro (ITT ‘G. Chilesotti’).
Il quaderno mostra uno spaccato culturale dell’Italia dei primi del ‘900 e del processo di alfabetizzazione che raggiungeva faticosamente anche i luoghi più remoti del territorio nazionale, i territori di frontiera.
“Signore, datemi la forza di sopportare con rassegnazione questo mio esilio“ annota nel suo diario Melania Bordin. Siamo nel 1920 circa e Melania, al suo primo impiego di maestra, non riesce ad adattarsi alla situazione in cui si è venuta a trovare dopo avere conseguito il diploma presso la Scuola Normale. La sua è una storia professionale vissuta in una terra di confine: una terra border line, dove l’identità di maestra deve necessariamente sfumare per lasciare spazio all’incontro con realtà difficili e remote.
È questa una delle prime voci delle dieci maestre che tra queste pagine prendono corpo e che hanno attraversato il Novecento, vivendo svariate ‘storie di confine’: dal linguistico, a quello geografico, a quello culturale e sociale. Sole e prive di supporti, le maestre presenti in questo saggio sono tra le numerosissime protagoniste del processo di scolarizzazione di massa, rivolto nelle zone periferiche del Paese ad una ‘diversità’ marginalizzata e considerata semplicemente ‘da superare’.
Proprio per questo, grazie ai diari, ai ricordi e alle narrazioni delle stesse, emergono dai singoli racconti biografico-professionali signi
La pubblicazione è liberamente consultabile e scaricabile nella sezione dedicata del sito delle Piccole Scuole: https://piccolescuole.indire.
I Quaderni delle Piccole Scuole
I Quaderni delle Piccole Scuole è un’iniziativa editoriale Indire nata per documentare le attività di sperimentazione didattica ed educativa delle scuole che partecipano alla Rete Nazionale delle Piccole Scuole, veri e propri laboratori di innovazione. I Quaderni rendono omaggio alla Biblioteca di Lavoro, un’opera editoriale voluta e diretta da Mario Lodi che pubblicò, fra il 1971 e il 1979, numerosi volumetti e schede didattiche, realizzando una vera e propria enciclopedia delle esperienze più significative compiute in Italia. I repertori della Biblioteca di Lavoro trovarono una grande diffusione tra gli insegnanti di quel tempo e furono generativi di innovazione. Con il loro linguaggio semplice e chiaro, la forma essenziale, la credibilità di un lavoro di ricerca profondamente radicato nelle pratiche e nell’esperienza viva dell’insegnamento, contribuirono al diffondersi di modi di fare scuola attiva, inclusiva, democratica.