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Quel piccolo grande passo mosso il 20 luglio 1969

51 anni fa l'uomo sbarcò sulla Luna

ROMA – Sono le 8.20 del 19 giugno del 1963 quando, a nord est di Karaganda in Kazakistan, una donna esce da una capsula ancora fumante. È Valentina Tereskova, cosmonauta dell’agenzia russa per l’aviazione e lo spazio, è partita dal cosmodromo di Bajkonur il 16 giugno, tre giorni prima, a bordo del Vostok 6 ed è la prima donna nello Spazio.

Sono gli anni Sessanta, l’eco della seconda guerra mondiale è lontano, e il mondo è diviso in due blocchi contrapposti sotto l’influenza delle due potenze emerse vincitrici: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Un confronto che non sfociando mai in un vero e proprio conflitto prese il nome di guerra fredda, una competizione fra due modelli ideologici che si misuravano a livello politico economico: a ovest la democrazia capitalista, mentre a est il socialismo reale con ispirazione comunista.

In questo confronto la corsa allo Spazio rappresentava uno dei campi più significativi e gli americani la stavano perdendo. I russi dopo la prima missione umana con Jurij Gagarin il 12 aprile del 1961 misero a segno una serie di importanti successi, mentre la Nasa, fondata il 29 luglio del 1959, fino a quel momento era riuscita a mandare in orbita solo satelliti. La svolta avviene con il programma robotico Surveyor che aveva l’intento di localizzare un sito sicuro sulla Luna per un allunaggio, aiutando a trovare l’obiettivo migliore per gli astronauti del programma Apollo.

Le tappe di avvicinamento alla Luna furono caratterizzate da cocenti sconfitte e brusche battute d’arresto, come l’incidente dell’Apollo/Saturn 204 che si incendiò sulla rampa di lancio il 27 gennaio 1967 durante una esercitazione in cui morirono i tre astronauti: Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Dal 1967 al 1968 vennero eseguite altre missioni di avvicinamento. Nell’ottobre del 1968 venne lanciato Apollo 7, il primo con un equipaggio a bordo. Il 27 dicembre dello stesso anno Apollo 8 compie dieci giri intorno al nostro satellite. Nel marzo del 1969 è la volta di Apollo 9 che tenta lo sganciamento, l’avvicinamento e il riaggancio del modulo lunare LEM. Apollo 10, partito nel maggio del ’69, fu la vera prima prova generale per l’allunaggio: Thomas Stafford e Eugene Cernan scesero sul LEM, fino a 16 km dalla superficie lunare.

Il 16 luglio del 1969 alle 13.32 gli Stati Uniti d’America salutavano gli astronauti della missione Apollo 11: Edwin Aldrin, Neil Armstrong e Michael Collins, in partenza dalla piattaforma di lancio 39 A del Kennedy Space Center per conquistare la Luna. Il LEM toccherà il suolo lunare alle 20.17 di domenica 20 luglio, ma Armstrong uscirà qualche ora dopo, alle 2.51, quando pronuncerà la famosa frase: “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità” che verrà fraintesa con “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.

Mentre Collins rimarrà in orbita dietro alla parte oscura della Luna, Armstrong e Aldrin lavorarono sulla Luna per raccogliere campioni di terreno e rocce che permetteranno agli scienziati di scoprire tre nuovi minerali: l’armacolite, dalla crasi del nome dei tre astronauti, la tranquillityite e la pyroxferroite. Prima di ripartire piantarono una bandiera americana e lasciarono una placca con i disegni di due emisferi terrestri, le firme degli astronauti, del presidente Nixon e un’iscrizione:
“Qui uomini dal pianeta Terra, fecero il primo passo sulla Luna, Luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità”.

2020-07-20T09:36:15+02:00