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A Bollate i detenuti riparano pc e stampanti da donare alle scuole

Progetto promosso da fondazione Snam e l'impresa sociale Fenixs

ROMA – A dare una mano alle scuole ci pensano i detenuti del carcere di Bollate. Grazie ad un progetto promosso con fondazione Snam e con l’impresa sociale Fenixs, impegnata da vent’anni in progetti lavorativi che hanno coinvolto finora più di 160 detenuti in diverse carceri italiane, più di otto mila dispositivi saranno rimessi in vita e donati alla collettività in particolari ai laboratori d’informatica delle scuole. 

A finire nelle mani dei detenuti saranno computer, monitor e altro materiale elettronico non più in uso (stampanti, scanner e accessori). L’obiettivo del progetto è duplice: offrire alle persone ristrette un’opportunità di lavoro e di riqualificazione professionale e dare un contributo al sistema d’istruzione italiano. 

Le apparecchiature verranno in gran parte ricondizionate, aggiornate e messe a disposizione delle scuole per attività educative, con particolare riguardo alle situazioni di fragilità, oltre a privati e aziende. Sulla parte non ricondizionabile, Fenixs collaborerà con LaboRaee, controllata di Amsa (società del Gruppo Ala) che gestisce l’attività dell’impianto di trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) inaugurato un anno fa all’interno del carcere.

“Sono soddisfatta per l’avvio di questo progetto che coinvolge i detenuti e le strutture del carcere, come l’impianto Raee inaugurato lo scorso anno, con l’obiettivo di realizzare un circolo virtuoso per l’intera società, essere parte di progetti che rimettono in circolo ha una valenza forte per chi, una volta scontata la pena, dovrà ricollocarsi”, afferma Cosima Buccoliero, direttore aggiunto della Casa di reclusione milanese.

2020-07-27T10:47:10+02:00