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VIDEO |Al centro Ester di Napoli Est Joypoint di Sff tra sport e socialità

Intervista alla coordinatrice Valeria Leo: "I Joypoint sono stati un'occasioneper loro per riacquistare quella spensieratezza che era stata compromessa con il lockdown"

ROMA – “Arriviamo tutti la mattina verso le 9:10, iniziamo con la preghiera con la canzone ‘Goccia dopo goccia’, balliamo e poi si parte con lo sport: facciamo calcio, basket, tennis”. A spiegare per DireGiovani le attività  che si svolgono al Joypoint di Sport senza frontiere al centro Ester è Giuseppe, 13 anni, che sottolinea come siano ‘bellissime’ le giornate passate insieme a molti altri ragazzi a Napoli Est. Sono altri due i Joypoint di Sff nel napoletano, uno a San Giorgio a Cremano e uno a Scampia.

“Il lockdown – evidenzia Valeria Leo, coordinatrice territoriale Sport senza frontiere onlus Napoli – ha privato i più giovani della relazione e questo ha avuto una ricaduta importante sulla loro vita. I Joypoint sono stati un’occasione per loro per rivedere gli amici, fare sport, divertirsi, riacquistare quella spensieratezza che era stata compromessa. Il campo del centro Ester è frequentato da 10 dei nostri ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 13 anni, noi crediamo fortemente nello sport come strumento di integrazione, di inclusione sociale. Ai centri estivi abbiamo anche offerto la possibilità di tenere dei laboratori: uno nutrizionale, uno legato alle emozioni e un altro di mediazione digitale perche’ la didiattic a a distanza aveva fatto emergere una serie di difficoltà”.

Durante l’emergenza Covid, aggiunge Leo, “abbiamo avuto l’opportunità importante di rimanere in contatto con le famiglie e con i ragazzi. Siamo intervenuti dove era necessario con pacchi alimentari. Poi in virtù del ricorso alla didattica a distanza è emersa una difficoltà legata alla necessità di avere gli strumenti e così abbiamo distribuito dei tablet e delle sim per i giga”.

2020-08-04T11:42:11+02:00