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Weekend al cinema con le proposte di Diregiovani. Buona visione!

Al cinema vi aspettano inversioni del tempo, una storia d'animazione da non perdere, brividi e uno straordinario Elio Germano

ROMA – Finalmente possiamo tornare a respirare la magia della settima arte direttamente nei cinema. Con la riapertura delle sale, torna su Diregiovani la rubrica Weekend al cinema con le pellicole in programmazione. Questa settimana vi aspettano in sala Tenet di Christopher Nolan, Onward – Oltre la magia di Dan Scanlon, Gretel e Hansel di  Oz Perkins e Volevo nascondermi  di Giorgio Diritti.

TENET

LA STORIA

John David Washington è il protagonista dell’originale sci-fi d’azione: armato solo di una parola – ‘Tenet’ – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il personaggio di Washington è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolge al di là del tempo reale. Non si tratta di un viaggio nel tempo, ma inversione.

Il cast internazionale coinvolto è formato, oltre che da Washington, anche da Robert PattinsonElizabeth DebickiDimple KapadiaAaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh.

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ONWARD – OLTRE LA MAGIA

LA STORIA

Si torna in sala con un emozionante e colorato racconto di formazione, all’insegna dell’avventura e del fantasy, che esplora i rapporti familiari e interpersonali, la famiglia non tradizionale e l’omosessualità attraverso i protagonisti Ian (doppiato da Alex Polidori) e Barley Lightfoot (doppiato da Andrea Mete), due fratelli elfi. Il primo è timido, insicuro e non sa cosa voglia dire essere impavidi. Il secondo, invece, è un’esplosione di sapere, una ‘testa calda’, sopra le righe ed esilarante. Rimasti orfani di padre, Ian e Barley vivono con la madre Laurel (doppiata da Sabrina Ferilli) e il suo compagno, un agente di polizia centauro, in un mondo in cui la magia è stata sostituita dalla tecnologia. Nel giorno del sedicesimo compleanno di Ian, lui e suo fratello hanno la possibilità di rivedere il padre, Wilden (doppiato d Fabio Volo) Per far sì che ciò avvenga, devono superare molte prove. Attraverso la fiducia in se stessi scoprono di poter superare qualsiasi ostacolo.

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GRETEL E HANSEL

LA STORIA

Tanto tempo fa, in una terra lontana e maledetta, la giovane Gretel e il suo fratellino Hansel sono costretti dalla loro famiglia ad allontanarsi da casa per partire alla ricerca di cibo e lavoro. Nonostante l’aiuto di un nobile cacciatore, i due fratelli finiscono per perdersi in un bosco fitto e oscuro. Dopo tanto girovagare Gretel e Hansel si imbattono in una misteriosa casa isolata, abitata da una vecchietta apparentemente gentile, credendo così di aver trovato finalmente un rifugio sicuro. Ma inspiegabili banchetti senza limiti nonostante la carestia, incomprensibili, spaventose stranezze e inquietanti mormorii di bambini provenienti dalla casa, fanno sorgere in Gretel l’orribile dubbio che la vecchia padrona di casa nasconda segreti raccapriccianti. Riuscirà Gretel a proteggere suo fratello minore o cederà alle tentazioni che sorgono in lei? Qualcosa di mostruoso emergerà da questa oscura reinterpretazione della fiaba classica dei fratelli Grimm.

VOLEVO NASCONDERMI

LA STORIA

Volevo nascondermi racconta la storia di Toni Ligabue:  un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, che voleva essere amato. Figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, Toni ha vissuto per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è stata l’occasione per avvicinarsi alla pittura: è stato l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc”, come lo chiamava la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Ben presto è diventato il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po. Quella di Ligabue è una ‘favola’ in cui emerge la ricchezza della diversità e le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività. Ma, al tempo stesso, è un racconto crudo, intimo, un vero un ‘pugno nello stomaco’. 

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2020-08-28T10:00:06+02:00