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VIDEO | Milano, all’ospedale Buzzi screening rapido per 6mila studenti

Bussetti: "Iniziativa sperimentale, estenderemo a 25mila"

MILANO – La busta contiene un pungidito, un cartoncino, un cerotto, un foglio illustrativo dell’esame e ovviamente il modulo per il consenso genitoriale. E’ il kit per l’esecuzione del cosiddetto test rapido, pungidito appunto, di prevenzione del Covid-19, che da questa mattina alcuni istituti scolastici della città di Milano hanno ricevuto. Una iniziativa di screening per gli studenti messa a punto dall’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano in collaborazione con l’ufficio scolastico cittadino e presentata in conferenza stampa nell’aula magna dell’ospedale pediatrico Buzzi, la clinica che ospita il laboratorio di riferimento regionale per lo screening neonatale.

‘Sorveglianza Sierologica dell’infezione da SARS-CoV-2 mediante test ELISA da Dried Blood Spot (DBS) negli alunni delle scuole di Milano’: è questo il nome del progetto che ha portato alla firma di un protocollo tra l’ufficio scolastico di Milano, rappresentato da Marco Bussetti, e l’ASST Fatebenefratelli con il direttore generale Alessandro Visconti e il responsabile dello studio Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del dipartimento Pediatrico del Sacco.

“Una iniziativa unica che parte coinvolgendo circa 6mila ragazzi dai 3 ai 18 anni per 14 scuole della città di Milano, selezionate per ordine di scuola. Ora la nostra intenzione è estendere l’iniziativa fino a raggiungere 25mila ragazzi”, ha spiegato il dirigente dell’ufficio scolastico di Milano, Marco Bussetti. 450 i kit distribuiti nelle scuole dell’infanzia, circa 2500 alla primaria, 1500 alle secondarie di primo e secondo grado: “Parallelamente lo studio ci aiuterà a monitorare e tenere sotto controllo la diffusione del virus. Ancora una volta Milano è in prima linea, solo la scienza può darci garanzie per un rientro in sicurezza” ha concluso Bussetti.

Questi gli istituti che, aderendo per primi allo studio sperimentale, stanno dando ai propri studenti la possibilità di sottoporsi gratuitamente e volontariamente al test rapido: gli istituti comprensivi ‘Teodoro Ciresola’, ‘Italo Calvino’, ‘Via val Lagarina’, ‘Rinnovata Pizzigoni’, ‘Sandro Pertini’, ‘Via Linneo’, ‘Arcadia’, ‘Perasso’, ‘Gonzaga’ , la scuola media statale per ciechi di via Vivaio e l’istituto comprensivo musicale statale; gli istituti superiori ‘Lagrange’, ‘Bottoni’ e ‘Frisi’.

Ma come funziona praticamente?

“I genitori riceveranno il kit e lo restituiranno a scuola a personale preposto. Il test è facile e veloce ma ci permette di raccogliere abbastanza dati per uno studio che abbia rilevanza clinica ed epidemiologica. Grazie ai kit distribuiti oggi entro lunedì 14 potremo già avere i primi risultati- ha spiegato il direttore generale dell’ASST Fatebenefratelli Alessandro Visconti- nel caso di positività sarà allertata l’ATS di riferimento per svolgere il tampone” e che, proprio a questo proposito, ha concluso Visconti “è allo studio l’ipotesi di allestire unità mobili per lo screening rapido, l’idea è un camper attrezzato che stazioni di fronte alle scuole”.

2020-09-07T16:00:19+02:00