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A volte ho bisogno di una chiamata o di un abbraccio sincero…

Buonasera, non so da dove iniziare a raccontarvi la mia breve vita. Ci provo. Da piccola ho sempre avuto pochi amici, amavo passare le giornate all’aria aperta, giocando con la bici, animali e cugini. Mi bastava tutto quello che avevo. Crescendo, dalle elementari fino alle superiori ho continuato sulla stessa via, pochi amici di cui […]

Buonasera,
non so da dove iniziare a raccontarvi la mia breve vita. Ci provo. Da piccola ho sempre avuto pochi amici, amavo passare le giornate all’aria aperta, giocando con la bici, animali e cugini. Mi bastava tutto quello che avevo. Crescendo, dalle elementari fino alle superiori ho continuato sulla stessa via, pochi amici di cui mi fidavo un pò di più e con cui potevo uscire e divertirmi. All’età di 14 anni il rapporto con una di queste amiche è diventato molto più solido, quella che nella fase adolescenziale definiamo “migliore amica” ma tutto era fatto di alti e bassi: per lei era usuale non dirmi le cose in faccia, e se c’erano problemi tra di noi e io le chiedevo di parlare lei mi rispondeva:”se ti va bene io sono cosi, prendere o lasciare”, gradualmente (18 anni) il rapporto si è raffreddato e oggi ne rimane solo un saluto quando ci incontriamo. Inizialmente, non ho sofferto per questo allontanamento ( che , preciso, è dipeso anche e sopratutto da me perché mi sono sentita sempre più estranea ed emarginata) ma ho sempre sperato di poter trovare un giorno delle persone con cui dialogare, uscire, passare serate in spensieratezza e avere qualcuno che mi chieda COME STAI? guardandomi negli occhi e ascoltando realmente la mia risposta. Dai 18 anni sino ad oggi,invece, continuo ad uscire con l’altra amica del gruppo,  una ragazza con cui non puoi fare un discorso o una critica a terzi (cosa normale tra amiche e persone) perchè lei ti risponderà sempre che la gente è buona, che non è come sembra e bla bla(anche quando si tratta di persone che hanno picchiato un nostro coetaneo).una ragazza che se le chiedi di uscire ti risponde 10 minuti prima dell 21.30 e che se ha l’appuntamento per incontrarci alle 22 le si presenta puntualmente un’ora dopo, Premetto che può capitare ma quando capita tutte le sere si chiama mancanza di rispetto. Ed essendo che sto tollerando da diversi anni questa situazione lei se ne approfitta. A volte mi sembra anche di elemosinare una sua uscita perchè, non avendo altre persone con cui uscire sono costretta a farmi sempre avanti io. Detto ciò, ho scritto questo preambolo della mia vita per farvi capire in che contesto sociale (scarso) vivo e mi sono costruita. Sono sempre stata bene con me stessa, mi voglio bene e per me questo è importantissimo ma a volte ho anche bisogno di parlare con qualcuno, uscire. Ho una famiglia bellissima ed unita. Sono stata forte per troppo tempo, dicendomi che anche da sola sarei stata bene, che non importa se non ho incontrato le persone giuste e che capiterà prima o poi, ma cosi non è. Sto male e vivo male questa situazione.  Ad oggi sono stanca di tutto, non ho più motivazione, vorrei uscire, divertirmi e viaggiare. Tutto questo l’ho fatto sempre da sola: a volte mi capita di prendere il treno ed andare nelle città vicino alla mia per uscire e far calmare i pensieri, passeggio molto e amo guardare albe e tramonti in compagnia di me stessa, ma non mi basta più. A volte ho bisogno di una chiamata, di un come stai sincero e di un abbraccio. Non so dove ho sbagliato e come posso rimediare a tutto ciò. Vorrei tanto vivere una vita serena dove posso stare con gli altri oppure scegliere una sera di stare da sola…invece cosi è diventato un quasi obbligo. All’età di 18 anni sono andata a vivere in un’altra città per iniziare un corso di preparazione per i concorsi e nello stesso periodo mi sono iscritta all’università. La mattina seguivo il corso e la restante parte della giornata studiavo per l’università. La mia vita è proseguita cosi per 2 anni dopo di che il corso è finito, inizio a pensare che quella vita forse non fa per me  ed io mi ritrovo ad essere impegnata solo la mattina con gli allenamenti ed il pomeriggi lo passo in casa a studiare. I miei compagni di corso vivono in paesi limitrofi e viaggiano, quindi non ho nessuno con cui uscire neanche qui e le uniche persone che mi vogliono realmente bene sono adulte, istruttore e persone che ho conosciuto in palestra. Mamma quando mi vede giù (in questo periodo piango facilmente, anche se non vorrei farlo davanti ai miei) mi continua a ripetere che non sono io quella sbagliata, che ho sempre dimostrato una maturità maggiore rispetto ai miei coetanei, e questo lo penso anche io, e che la mia ricerca di sincerità e lealtà nelle relazioni mi comporta tutto questo. Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso per essermi dilungata 

Anonima


Cara Anonima,
hai condiviso una parte importante dei tuoi vissuti e immaginiamo non debba essere stato facile. Hai posto più volte l’attenzione su un fattore importante, la possibilità che qualcuno ti ascolti in maniera autentica, che possa andare oltre i silenzi, e supportati. Riuscire a stare bene con se stessi, convivere serenamente e conoscersi è una risorsa davvero preziosa. Non tutti hanno il coraggio di partire da se stessi, spesso accade che si tenda ad appoggiarsi agli altri o si fugga dalle proprie fragilità. In questo non solo hai dimostrato di essere matura ma anche molto coraggiosa perchè non sempre è un processo facile. Probabilmente questa tua maturità ha creato un dislivello nelle relazioni, come se non fossi sempre in solitaria qualche passo avanti. Ma la tua curiosità di scoprire il mondo non deve essere perso, non arrenderti. Hai forse solo bisogno di trovare degli stimoli più adatti alle tue esigenze. Magari puoi partire da nuovi interessi o nuovi hobby che possano permetterti di entrare in contatto con nuovi gruppi. La sincerità e la lealtà sono valori fondamentali e non devi smettere di cercarli. Ci saranno sempre grandi delusioni, ma non devono farti chiudere e farti rinunciare a qualcosa. Crescere a volte comporta anche accettare che non c’è un mondo perfetto, e con il tempo imparerai forse a prendere il buono che c’è in ogni cosa. Tu hai maturato nel tempo una grande sensibilità, probabilmente sei anche una attenta osservatrice dell’animo umano, pronta ad accorgerti di ogni piega emotiva nascosta, ma non tutti riescono ad entrare in contatto con questa empatia e hanno bisogno di segnali più concreti. Forse dovresti farti spazio nella vita degli altri, far valere i tuoi bisogni senza aver paura di perdere, chiedere spiegazioni o non esitare a chiedere aiuto. Questo non farà di te una persona meno forte o incompresa, ma ti renderà libera da tutti i  fantasmi di non essere mai abbastanza e forse ti permetterà di fare sempre più chiarezza su cosa e chi vuoi nella tua vita.
Speriamo di averti dato degli spunti per riflettere, torna a scriverci se ne sentissi bisogno.
Un caro saluto!

2021-02-19T09:59:49+01:00