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Credo che lei faccia fatica a tenere la mascherina e tenere le distanze…

Cari esperti, sono una mamma di una ragazza di 12 anni.Lei ha ripreso la scuola e sembra andare tutte le mattine apparentemente serena. Quando provo a chiederle come sta andando  mi risponde che ancora non lo sa e sembra un po smarrita.  A volte la vedo che si isola e sembra non avere energie. Spesso […]

Cari esperti, sono una mamma di una ragazza di 12 anni.
Lei ha ripreso la scuola e sembra andare tutte le mattine apparentemente serena. Quando provo a chiederle come sta andando  mi risponde che ancora non lo sa e sembra un po smarrita.  A volte la vedo che si isola e sembra non avere energie. Spesso lo fa contemporaneamente alle richieste scolastiche, specialmente le norme anti covid. Io credo che lei faccia molta fatica a tenere la mascherina, igienizzare le mani, tenere le distanze. E’ chiaro che questa è una fatica condivisa da tutti ma l’idea che mi sono fatta è che lei si senta deprivata di quella fisicità e di quella spontaneità che prima era parte centrale della sua personalità. Ricordo che lo scorso anno era un continuo di piagiama party di amici e amiche che si abbracciavano e che lei abbracciava con piacere. Alcune volte mi sembra quasi spaventata e vedo che nell’approccio con il suo gruppo di amiche tentenna molto, si vede proprio che ci pensa molto prima. A volte si tira su la mascherina altre volte resta in disparte. Una sera parlando con lei si è fatta scappare che si preoccupa per noi e per i nonni.
Come posso aiutarla? È un momento di confusione anche per noi adulti e non mi sento molto in grado di rassicurare gli altri.
Vi ringrazio

Mariella, 43 anni


Cara Mariella, 
la ringraziamo per averci scritto ed aver condiviso con noi i tuoi pensieri. Ci arriva molto la sua preoccupazione ed il senso di disorientamento rispetto alla situazione che ci riferisci rispetto a sua figlia, a partire dalla ripresa della scuola. Ma da quello che capiamo quello che ora preoccupa maggiormente è il fatto che sia rientrata a scuola e che non si goda le interazioni sociali con i compagni come faceva prima in quanto si devono mettere in atto tutta una serie di norme anti covid. 
Potrebbe essere di aiuto cercare di parlare ancora una volta direttamente con lei di questo suo disagio che manifesta. Avete già provato a farlo e chiedergli cosa è successo, quali emozioni lo hanno accompagnato durante il periodo di lockdown; come si sente adesso?…
Il periodo della quarantena ha suscitato in molte persone, adulti e giovanissimi, preoccupazioni, ansie ed emozioni che fino ad allora non erano conosciute; pertanto probabilmente anche sua figlia ha dovuto trovare una strategia di adattamento personale ad una situazione percepita come insolita e stressante, alla quale probabilmente ancora non riesce ad abituarsi.
La scuola è ricominciata riadattandosi in una modalità fisica del tutto nuova, non sempre facile da accettare e da gestire; spesso anche la turnazione non favorisce la socialità e rende evidente il concetto di pericolo sempre alle spalle. Purtroppo dovremo imparare a convivere con questi accorgimenti e trovare un nuovo equilibrio. 
Adesso quindi potreste incoraggiarla attraverso una comunicazione efficace a tirar fuori le sue emozioni, il suo sentire, le sue possibili paure, il suo punto di vista e magari sostenerla anche nella scelta di attività extra scolastiche o di uno sport, che potrebbero aiutarla nel ritrovare il piacere di stare a contatto con gli altri, in modo spensierato. E inoltre, potreste favorire la sua socialità, magari spingendola ad invitare qualche compagno a casa (anche se pare che già lo fa) o a fermarsi dopo la scuola. 
E’ lecito cara Mariella che sua figlia sia preoccupata per voi genitori e per i nonni. Questo sentimento in questo periodo di pandemia accomuna molti ragazzi. Ciò è legato alla paura che possiate ammalarvi e che soprattutto possa perdervi. 
Se dovesse notare la persistenza nel tempo di questo stato di ansia e di angoscia potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo. Magari potreste inizialmente anche recarvi voi genitori se la ragazza non volesse, per poter trovare le strategie più adatte per aiutare sua figlia.
Un caro saluto!

2020-11-02T16:32:28+01:00