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All’Università di Padova nasce un progetto contro il Covid

Ideato un sanificatore d'aria che combatte i virus negli ambienti chiusi

ROMA – Un sanificatore d’aria per combattere il coronavirus. A progettare questo dispositivo è l’Università di Padova in collaborazione con l’azienda “Beghelli”. Sfruttando un sistema a camera chiusa e raggi ultravioletti UV-C ad emissione controllata, si possono abbattere fino al 99,9% di virus e batteri presenti in un ambiente chiuso. I raggi ultravioletti, la cui capacità di sterilizzare l’aria è nota, restano confinati all’interno della cella di flusso dell’apparecchio, senza entrare in contatto diretto con le persone. L’attività di ricerca dell’ateneo veneto si è trasformata in un utile prodotto industriale: un dispositivo progettato per sanificare l’aria in uffici, scuole, ristoranti, bar, palestre, ospedali e industrie.

A studiare questa invenzione è stata Paola Brun, ricercatrice presso il dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova: nelle situazioni analizzate di uso della tecnologia UV_C per la sanificazione dell’aria, ha verificato la possibilità, in determinate situazioni, di ridurre approssimativamente a zero i rischi di infezione causate da agenti infettivi veicolati per via aerea, tra cui anche i virus.

Gli esperimenti hanno mostrato che, se usati seguendo le indicazioni di modi e tempi di funzionamento, gli apparati dotati di ventilazione forzata e tecnologia UV-C sono capaci di trasportare gli agenti microbiologici eventualmente presenti in una stanza in prossimità della sorgente UV, dove vengono attivati. Uno strumento che non serve a combattere solo il Covid – 19 ma anche altri virus presenti in una stanza chiusa. Da questi studi è partita l’iniziativa dell’azienda “Beghelli” che ha portato all’ideazione del sanificatore.

2020-10-26T15:09:09+01:00