MILANO – Sono le 8.15 in piazza Città di Lombardia e Mila sta per iniziare la lezione di matematica a distanza. Federico invece ha inglese in ‘prima’. Alice e Luca ‘entrano’ in seconda ma sono già a scuola. Scuola, oggi, per un centinaio di studenti e studentesse del liceo ‘Volta’ di Milano, che è appunto il piazzale di palazzo Lombardia, sede della giunta regionale. “Siamo in presidio contro la sconsiderata ordinanza della giunta Fontana che ci obbliga a seguire lezioni soltanto a distanza”, commenta alla ‘Dire’ Alice, una delle organizzatrici di questa protesta pacifica che segue l’appello inviato domenica sera ai vertici regionali per un ritiro della Dad al 100% e un adeguamento al limite massimo di 75% previsto dall’ultimo DPCM.
Computer chi ce l’ha e hotspot coi cellulari, quaderni, libri e merenda di metà mattina. Ma anche coperte. Qualcuno ha delle calze di riserva contro il freddo insidioso di stamane. Il programma dei manifestanti è seguire tutte le lezioni della mattinata all’aperto. I professori ne sono informati e sono in molti ad appoggiarli.
“Non vogliamo scioperare dalla Dad ma dimostrare quanto sia difficile seguire in questo modo– chiarisce Luca-. Se questa dovesse diventare una condizione permanente o che si protrae per anche solo un altro mese, sebbene non ci sembra sia nelle intenzioni della Regione terminare questa cosa tra un mese, io mi chiedo come faremo a seguire le lezioni. Lo scaglionamento degli ingressi? Ci va bene tutto pur di tornare a scuola”, chiosa Federico.






