hamburger menu

Ferro: “Il primo album di cover è nato dall’esigenza di creare in lockdown”

'Accetto miracoli: l'esperienza degli altri' arriva il 6 novembre

3 Novembre 2020

ROMA – In contemporanea con il debutto di ‘Ferro‘ – il documentario Amazon Original nato da un’idea di Tiziano Ferro – l’artista torna sulla scena musicale il 6 novembre con il suo primo album di cover ‘Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri‘, il secondo capitolo del disco ‘Accetto Miracoli’, pubblicato il 22 novembre 2019.

Per questo nuovo progetto discografico il cantante di Latina ha reinterpretato tredici brani che hanno fatto la storia della musica italiana: ‘Rimmel‘ di Francesco De Gregori, ‘E ti vengo a cercare‘ di Franco Battiato, ‘Almeno tu nell’Universo‘ di Mia Martini, ‘Nel blu dipinto di blu’ di Domenico Modugno, ‘Morirò d’amore‘ di Giuni Russo, ‘Bella d’estate‘ di Mango (che l’ha composta con Lucio Dalla), ‘Margherita‘ di Riccardo Cocciante, ‘Cigarettes And Coffee‘ di Scialpi, ‘Perdere l’amore‘ di Massimo Ranieri in featuring con Ferro, ‘Piove‘ di Jovanotti feat. Box of Beats, ‘Portami a Ballare‘ di Luca Barbarossa, ‘Ancora, Ancora, Ancora‘ di Mina e ‘Non escludo il ritorno‘ di Franco Califano.

Durante la quarantena qui a Los Angeles – dove siamo chiusi da marzo, c’è stato un tentativo di apertura a fine giugno durato un paio di settimane e poi siamo tornati indietro – ho pensato che la creatività fosse l’unica salvezza“, ha raccontato il cantante durante l’incontro di presentazione di ‘Ferro’.Così ho chiesto al mio arrangiatore Marco Sonzini, con il quale lavoro già da un po’, di fare il disco di cover che non uscirà mai, l’ho fatto per me, per divertimento e per conforto perché avevo bisogno di creare. E come tutte le cose fatte semplicemente per divertimento – ha continuato – mi sono ritrovato con un qualcosa di bello, fuori dagli schemi. C’e’ Califano, Giuni Russo, Scialpi, Mango, De Gregori e trovandomi con queste canzoni in mano l’Universal ha detto che sarebbe potuto diventare il prossimo disco. Io, però, non volevo tornare dopo due anni con un disco di cover perché ho dei pezzi nuovi quindi ho detto ‘se volete ora o mai più’. Così lo abbiamo contrattualizzato ed ho aggiunto anche le cover che ho cantato sul palco dell’Ariston (come ‘Almeno tu nell’Universo’ e ‘Perdere l’amore’, ndr)”.

A supportare Tiziano nel debutto del suo primo disco di cover ci hanno pensato, tra i tanti, Jovanotti e De Gregori: “Gli artisti che conosco li ho contattati per correttezza, non mi andava di fargli avere il materiale a sorpresa. Ho mandato a Lorenzo ‘Piove’, senza arrangiamento e tutta fatta a beat box da Box of Beats, un artista che abita dietro casa mia. Lorenzo mi ha scritto che ho fatto un ‘mantra soul’ e detto da lui è una figata“, ha raccontato Ferro.Quando ho mandato ‘Rimmel’ a De Gregori lui mi ha scritto: ‘Bella, bellissima. Arrangiamento strepitoso, me l’hai fatta riscoprire ancora una volta. Grazie amico’. Adesso mi ci faccio una stampa su tela di questo messaggio. Ho trattato queste cover come se fossero delle opere d’arte. In America le cover si fanno -ha continuato- non c’è questa cosa del ‘mostro sacro’ che non si tocca. L’idea e’ fare qualcosa per delle persone che ancora non l’hanno mai ascoltata. Pensare all’idea che forse ‘Rimmel’ non sarebbe tornata una canzone in rotazione radiofonica e lo fai senza la pretesa di sembrare meglio o peggio. Io tratto queste cover come se fossero un libretto di musica classica. Le canto rispettando musica e testo e gli arrangiamenti non sono mai stravolgenti. E’ soltanto la mia voce che canta delle cose scritte talmente che non vanno stravolta. Quando lo fai così non fai male a nessuno, anzi“.

A vivere la nascita di ‘Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri’, insieme al cantante, anche il marito Victor: “Ho provinato di tutto, ma ad un certo punto ho capito che stavo esagerando con questo ascolto ossessivo del repertorio italiano dal ’70 in poi quando una mattina Victor ha iniziato a canticchiare, durante la colazione, ‘Se mi innamoro’ dei Ricchi e Poveri“, ha raccontato Tiziano, che ha concluso:A lui non ho tradotto i testi ma gli ho spiegato chi fossero Califano e Francesco De Gregori, per esempio. Se gli avessi tradotto i testi non sarebbe mai arrivata la complessità poetica di questi artisti. Di alcuni di questi artisti si è innamorato della musicalità, come quella di Mango. È stato divertente perché lui è molto curioso, e questa è una delle cose che mi piace di più di Victor“.

2020-11-04T17:23:18+01:00