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VIDEO | Giovani, l’esperto: “L’odio online è omnicomprensivo, coinvolge tutto”

Giovanni Ziccardi: "Fare uso attivo della rete con consapevolezza"

ROMA – Cyberbullismo, hate speech, disinfodemia sono solo alcuni dei temi affrontati durante il webinar dal titolo ‘Cosa accade nella rete: discorsi d’odio, sessismo, disinfodemia. Come comprendere al meglio questi fenomeni per contrastarli’ tenuto da Giovanni Ziccardi, tra i massimi esperti in Italia di odio online e cybersecurity, membro del gruppo di studio sul contrasto all’odio online presso il ministero dell’Innovazione digitale.

“L’odio online è veramente un tema complesso– ha esordito Ziccardi- perché riunisce le problematiche proprie dell’odio tradizionale”, quello offline, “con l’impatto incredibile che hanno avuto le nuove tecnologie e la società tecnologica. L’odio tradizionale era prevalentemente di quattro tipi: l’odio politico, religioso, razziale e omofobico. Sulle piattaforme ritroviamo tutte e quattro queste tipologie, senza particolari evoluzioni anche nei modi e nella terminologia utilizzata, il problema è che accanto a questi tipi di odio tradizionali abbiamo una capacità di generare odio online su qualsiasi aspetto della cronaca e della discussione attuale. Quest’anno di Covid 19 è stato molto duro in questo senso e c’è stato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, un grande incremento dell’odio”.

Il webinar è stata una ‘tappa’ di approfondimento e avvicinamento al Civic Hackathon italiano ‘HackforInclusion’, rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori italiane, in programma per l’8 e 9 gennaio 2021, che fa parte del progetto Erasmus + ‘In-Edu’ del gruppo Forma.Azione. Il web è purtroppo sede della diffusione di episodi di intolleranza ed espressioni violente verso il diverso, che riguardano differenze religiose, di genere, culturali, ma anche episodi di bullismo e di emarginazione tout court; e luogo di ‘disinfodemia’ l’epidemia da disinformazione o erronea informazione, che si è fatta sempre più evidente in questa fase di pandemia da Covid-19 e che ha spinto l’Unesco e i Paesi membri ad organizzare iniziative per fare chiarezza e supportare le persone nel sapersi muovere consapevolmente on line ed off line, nella ricerca di corrette informazioni.

Durante l’incontro Ziccardi ha fatto chiarezza sulle insidie del web, partendo però dalla ferma necessità di non criminalizzare la rete ed anzi considerare il mezzo tecnologico come neutro e ormai indispensabile nella vita delle persone, che devono farne un uso attivo, imparando a riconoscere i fenomeni devianti per trovare le migliori modalità per risolverli nel rispetto dei diritti di tutti e tutte.

2020-12-15T16:59:52+01:00