ROMA – “L’ottica è quella di immaginare il percorso di apprendimento come un cammino in cui riadattare l’insegnamento in base ai bisogni educativi di ogni singolo alunno o alunna. Modificando quindi anche le attività didattiche, se necessario. In questo modo, attribuiamo più valore alla progressiva acquisizione delle conoscenze e competenze, sostenendo e valorizzando la motivazione. Il giudizio descrittivo non ha la freddezza del voto numerico, ed è un tassello centrale anche per i docenti. Stiamo provando a ridisegnare un percorso che metta al centro i nostri studenti e li renda protagonisti attivi di un processo di crescita. Un nuovo capitolo che possiamo costruire solo grazie ai nostri insegnanti e alle famiglie”. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha presentato così l’introduzione del giudizio descrittivo nella valutazione periodica e finale nella scuola primaria.
Nel corso di un incontro online organizzato questo pomeriggio dal ministero dell’Istruzione per presentare l’Ordinanza 172 del 4 dicembre 2020 che introduce il giudizio descrittivo, la ministra ha detto che quello che è stato portato avanti è un “lavoro collettivo che si è realizzato grazie al confronto quotidiano e costante, con l’obiettivo condiviso di dare una svolta alle attività di valutazione dei nostri bambini e bambine della scuola primaria. Quello che è stato fatto è un passo decisivo– ha aggiunto la ministra- che si inserisce però in un percorso di innovazione più completo che questo ministero sta provando ad attuare nella scuola, perché crediamo che la scuola senta la necessità di cambiare, mutare, rigenerarsi. E andare più veloce rispetto al passato”, ha concluso la ministra.