ROMA – “Non è che se uno ha una scritta in faccia, un tatuaggio in faccia, è un rapper. Smettetela di chiamare rapper questi ritardati che fanno le cose su internet o diventano famosi con qualche stro∗∗∗ta da deficienti”.
Non usa mezzi termini Gemitaiz per commentare su Instagram la vicenda di Algero Corretini, romano noto su internet come “Fratellì” dopo il video virale in cui danneggia la sua auto a seguito di una manovra azzardata e arrestato ieri per violenza sulla compagna e possesso di droga (QUI la notizia).
Il 24enne, che su Instagram conta ben 222 mila follower, è stato più volte definito rapper. Sulle piattaforme e su YouTube, in effetti, non è difficile trovare brani pubblicati con il nome di 1727worldstar. Pezzi non degni di nota ma virali vista la fama social di Corretini.
Proprio per questo Gemitaiz aggiunge: “Non chiamate rapper qualcuno perché un giorno ha fatto una canzone e si è fatto un tatuaggio in faccia”. Ne va dell’immagine dell’intera categoria che di certo non è rappresentata da 1727worldstar.