ROMA – “La parola innovazione nella scuola oggi ha un significato di intervento complessivo di trasformazione del modello formativo. Trasformazione che mette insieme tutte le dimensioni del fare scuola: spazio, tempo, strumenti, metodologie e contenuti. Per questo Didacta affronta questo tema in modo globale, anche grazie al contributo delle principali aziende che operano nel settore”.
È l’opinione di Giovanni Biondi, presidente di Indire, chiamato a esporre al pubblico la visione che Didacta Italia ha della parola innovazione. Così il numero uno dell’istituto nazionale di ricerca sull’innovazione educativa che organizza, in collaborazione col ministero dell’Istruzione, la fiera fiorentina per la scuola in programma online dal 16 al 19 marzo, si esprime in un video caricato su Facebook:
“Se trasformiamo le architetture scolastiche, stiamo al contempo trasformando le metodologie didattiche; se trasformiamo le metodologie didattiche, dobbiamo trasformare anche l’organizzazione dei contenuti; se non facciamo una revisione profonda della frammentazione disciplinare che ancora domina nella nostra scuola, non possiamo non toccare il tema del tempo scuola, una frammentazione oraria funzionale alle lezioni frontali ma non a una didattica laboratoriale. Dobbiamo dunque rivedere complessivamente il nostro modo di fare scuola- conclude Biondi nel video- con l’obiettivo di coinvolgere sempre di più gli studenti in percorsi di apprendimento”.
L’intervento di Biondi sull’innovazione segue e chiude il ciclo di pareri illustri su ‘futuro’, ‘formazione’ ed ‘esperienze’, proposti rispettivamente dalla coordinatrice di Didacta Paola Concia, dal capo dipartimento per il Sistema educativo e di istruzione al Mi Marco Bruschi, la dirigente del Mi e già preside lombarda Amanda Ferrario. ‘Innovazione’ è, appunto, la quarta e ultima parola chiave di questa edizione tutta online di Didacta Italia.
Per informazioni e iscrizioni si può visitare il sito fieradidacta.indire.it/it
