Buongiorno, potrei avere delle informazioni serie e precise per quanto riguarda l’utilizzo della spirale? Cercando su internet si trovano pareri molto contrastanti, avrei bisogno di un consiglio sincero ed esperto sui pro e i
contro di questo metodo anticoncezionale. Grazie per la disponibilità
Sofia, 24 anni
Cara Sofia,
la scelta del metodo contraccettivo può esser fatta tenendo conto delle diverse esigenze personali e di coppia e talvolta è lo stesso ginecologo a proporre il metodo più adeguato in base alla storia clinica della paziente.
La spirale o I.U.D. (Intra Uterino Device), è uno strumento anticoncezionale che consiste in un piccolo dispositivo di plastica sistemato all’interno dell’utero per impedire all’ovulo maturo di annidarsi nell’endometrio. Di seguito cercheremo di prospettarti alcune informazioni generali e le condizioni e accorgimenti che si rendono necessari nel caso di una sua scelta.
La spirale deve essere messa (entro 7 giorni dalla mestruazione) e tolta da un medico previo analisi ginecologiche di routine: un’anamnesi completa, un test di gravidanza e il prelievo di un campione di tessuto della vagina e del collo dell’utero per escludere eventuali infezioni. Non tutte le donne possono usare la spirale, talvolta la forma o le dimensioni dell’utero potrebbero non essere compatibili.
Attualmente sono disponibili vari dispositivi intrauterini, ma i più diffusi sono la spirale ormonale e quella in rame.
La spirale ormonale va sostituita ogni cinque anni, mentre quella in rame potrebbe rimanere all’interno del corpo anche fino a dieci anni.
E’ bene ricordare che la spirale è più efficace di altri contraccettivi, ma non protegge in alcun modo dalle malattie sessualmente trasmissibili. Entrambi i tipi di spirale hanno una forma a T, ma funzionano in modo diverso. La spirale ormonale comporta un rilasciato lento e costante dell’ormone progestinico che tende ad addensare il muco cervicale inibendo così l’accesso, la motilità e funzionalità degli spermatozoi a livello delle tube. Assottiglia infine il rivestimento dell’utero impedendo così all’ovulo eventualmente fecondato di attaccarsi alle sue pareti. Sembra che la spirale ormonale, in alcuni casi, tenda a normalizzare cicli caratterizzati da flussi abbondanti a differenza di quella in rame.
La spirale in rame, invece ha al suo interno un filo di rame; il rilascio di piccole quantità di rame nell’utero ha un’azione citotossica sia sugli spermatozoi, inibendone la motilità, che sugli ovuli che non possono essere fecondati. La spirale richiede un’accurata igiene della donna e del proprio partner per minimizzare il rischio di malattia infiammatoria pelvica.
Nel caso in cui il filo del dispositivo che resta nella parte alta della vagina si percepisse, in caso di dolori o sanguinamenti successivi l’inserimento è necessario un immediato controllo dal ginecologo.
Qualora fossi orientata verso il suo utilizzo chiedi al tuo ginecologo di riferimento di poter effettuare gli approfondimenti necessari; l’aspetto più positivo riferito dalle donne che lo utilizzano è che una volta inserita, salvo possibili, seppur rari, fastidi potresti quasi dimenticarti della sua presenza, mantenendo il livello protettivo da una gravidanza molto alto.
Un caro saluto!