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Se percepisco anche un minimo difetto nel ragazzo,poi chiudo i rapporti…

Buonasera, mi chiamo Anais e ho quasi 17 anni. Più il tempo passa più mi accorgo di avere problemi con le persone che mi circondano e non so come agire. Innanzitutto con  i miei genitori non riesco ad avere contatto fisico perché mi da proprio fastidio, neanche una carezza, non lo sopporto, mentre con le […]

Buonasera, mi chiamo Anais e ho quasi 17 anni. Più il tempo passa più mi accorgo di avere problemi con le persone che mi circondano e non so come agire. Innanzitutto con  i miei genitori non riesco ad avere contatto fisico perché mi da proprio fastidio, neanche una carezza, non lo sopporto, mentre con le mie amiche non ho nessun tipo di problema del genere… Loro cercano sempre di venirmi incontro, in realtà questo problema ce l’ho solo con loro e nessun altro e neanche io riesco a spiegarmene il motivo, però non riesco a sopportarlo, neanche un bacio sulla guancia. Loro dicono sempre che hanno bisogno del mio affetto, e al contrario, mio fratello più grande di quattro anni si lascia abbracciare e tutto, ma a me da troppo fastidio e peraltro loro non riescono a capirlo e spesso mi sgridano, ma non è colpa mia, proprio non riesco… Inoltre, sono cosciente che nessuno è perfetto, abbiamo tutti dei difetti, ma ogni volta che mi sento con un ragazzo, per ogni minimo difetto chiudo i rapporti. Con i miei amici maschi non c’è questo problema, c’è solo quando mi sento con un ragazzo e ci può essere un eventuale “relazione”. Alla fine finisco sempre per essere sopraffatta dai loro difetti e non vedere più le cose per le quali all’inizio mi piacevano. In effetti chiudo i rapporti con loro molto rapidamente a causa di questo problema. Non riesco ad accettare i loro difetti, nonostante loro accettino i miei e non se ne facciano problemi. Non sono mai stata riservata per cui quando qualcosa non va lo dico in modo schietto, però mi sembra esagerato doverli giudicare tutti, anche perché se hanno solo un difetto ed è minimo, non riesco comunque ad ignorarlo o accettarlo nonostante io ne abbia di molti peggiori. Questo rovina molti rapporti che avrebbero potuto essere davvero belli… Come faccio? Grazie mille

Anais, 17 anni


Cara Anais,
ci colpisce molto la correlazione che i possibili difetti e l’impossibilità di vivere i rapporti. Coltivare un rapporto con un ragazzo, non sempre è facile e lineare. Nella prima fase magari ci fa trasportare dalle sensazioni, dal formicolio di una nuova scoperta, ma poi arriva il momento in cui ci si deve mostrare sempre di più.
Quella stessa perfezione che a volte sottolinei negli altri, probabilmente la esigi anche da te stessa. Come se non si potesse tollerare un errore o una sbavatura. I difetti a volte sono limiti ma sono anche delle risorse potenziali che possono continuare a farci crescere.
Che valore ha per te questo perfezionismo? Quale paura si nasconde?..
A volte quando ci si mette in gioco ci si potrebbe sentire non abbastanza belle, intelligenti, affascinanti. Si ha il timore di essere rifiutati o forse si teme che gli altri non siano abbastanza per noi. 

Focalizzarsi sul difetto potrebbe portare, come tu stessa hai sottolineato, a perdere di vista il quadro generale. Il pregiudizio ti porta così ad allontanare delle persone e magari anche ad evitare tutto quello che comporta avere una relazione. Proprio come quando ci si sente in pericolo e si cerca una fuga.
Non conosciamo nulla della tua storia, quindi le nostre sono solo ipotesi che ci piacerebbe condividere con te.
Anche rispetto a questa distanza fisica con i tuoi genitori ci arriva molto il senso di colpa, ma ci chiediamo quanto forse possa essere una fase transitoria questo bisogno di avere un tuo spazio. Sei nel pieno dell’adolescenza, dei tuoi cambiamenti fisici ed emotivi, c’è una spinta a differenziarsi dalle origini per cercare una propria identità e spesso questo può voler dire anche mettere delle distanze chiare.
Forse hai bisogno dei tuoi spazi? Ci sono altri modi per comunicare l’affetto? Oppure è successo qualche evento che ti ha fatto fare un passo indietro, magari una delusione, una aspettativa, una incomprensione?…
Ai tuoi genitori, ci sembra di capire che arrivi la tua freddezza, ma forse potrebbe aiutarti comunicare a loro quello che provi, non devi necessariamente condividere le tue emozioni, ma magari far capire che è un momento in cui tu stai facendo più difficoltà ma che non ha nulla a che vedere con l’affetto che vi lega. Spesso quando ci sentiamo attaccati chiudiamo ogni frontiera ma basterebbe poche per dare anche agli altri dei motivi per comprenderci e accoglierci.
Se ti va facci sapere cosa pensi di queste prime riflessioni raccontando magari più di te.
Un caro saluto!

2021-08-02T15:18:10+02:00