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A scuola di rispetto con “Io non odio”

Le storie di 12 ragazze sul palco dello Spazio Rossellini di Roma

ROMA – Scrittrici, artiste, attrici, attiviste, atlete. Dodici giovani donne hanno raccontato la loro esperienza agli studenti e alle studentesse delle scuole di Roma e Lazio nella Giornata internazionale dei diritti della donna. Dodici storie di ragazze che hanno combattuto contro gli stereotipi per affermare la propria identità, per rivendicare la propria passione. In diretta dallo ‘Spazio Rossellini’ di Roma, l’incontro ‘Io non odio’, prende il nome da un progetto promosso dall’Assessorato Turismo e Pari Opportunità della Regione Lazio  giunto alla sua seconda edizione. Un’iniziativa che coinvolge tutte le scuole sui temi del contrasto al razzismo, all’omofobia, alla violenza di genere.

“È importante che le giovani generazioni siano forti, che si prendano il loro potere, il loro spazio, e che cambino questa società affinché si possano evitare gli errori fatti in passato- ha commentato all’agenzia Dire Giovanna Pugliese, Assessora al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio- Spero che questa giornata serva a rimarcare quanto ancora si può fare sulla parità femminile, sulla parità salariale e sul contrasto alla violenza di genere. Un tema che può essere battuto solo da un cambiamento culturale totale della nostra società”.

Sul palco reale e virtuale, ogni donna ha presentato una parola dalla quale è partito poi il racconto della propria esperienza femminile. ‘Dreamer’ per l’imprenditrice tech Valeria Cagnina, ‘8 marzo’ per la scrittrice Jennifer Guerra, ‘Presenza’ per l’artista Alice Pasquini, che ha parlato del linguaggio femminile nell’arte. Attraverso la parola ‘Responsabilità’, Caterina Guzzanti ha affrontato il tema del femminicidio, mentre Esaperance Hakuzwimana Ripanti ha parlato di ‘Rappresentanza’. La 16enne Claudia Gini ha scelto la parola ‘Inclusione’, l’atleta paraolimpica Martina Caironi, ‘Reinventarsi’. La cantautrice Joan Thiele ha portato sul palco la ‘Libertà’, mentre la social media editor Giulia Perona ha scelto ‘Rossetto’, contro gli stereotipi che la società attribuisce al femminile. Di ‘Pregiudizio’ ha parlato invece la scrittrice Chiara Sfregola, autrice di libri e articoli sul femminismo. L’evento ha ospitato anche la testimonianza di Edith Bruck, scrittrice, poetessa e testimone della Shoah.

Il dialogo tra le varie generazioni di donne si inserisce all’interno della riflessione che il progetto ‘Io non odio’ porta nelle scuole per sensibilizzare i giovani e attivare un cammino di civiltà partendo proprio da studenti e studentesse.

2021-03-08T17:23:26+01:00