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Genova, alla Morante-Bercilli una mimosa per ‘donne resistenti’

Studenti hanno piantato albero-simbolo e ricordato partigiana Teresa Mattei

GENOVA – Un albero di mimosa come simbolo di riscatto e parità delle donne. Lo hanno piantato stamattina nel loro cortile studenti e docenti della scuola primaria ‘Elsa Morante’ e della secondaria ‘Tosca Bercilli’ di Genova, “due donne che hanno restituito e che resistono alla memoria”, come le ha definite la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘Teglia’ Elena Tramelli. E lo hanno piantato proprio lì, nel cortile della ‘Morante’, dove giace la targa per la partigiana Bercilli. Teglia è una delle scuole della città ad aver aderito a ‘Una mimosa per donne resistenti’, iniziativa proposta dal partigiano Giordano “Giotto” Bruschi e dal circolo Sertoli di Molassana, insieme all’Anpi, ai municipi e alla cooperativa Logos.

Da febbraio sono almeno una ventina le scuole della città che hanno ricevuto la pianta. Non più solo rametti che rinsecchiscono, quindi, ma un’intera pianta di cui prendersi cura. Tale è il senso di questa iniziativa, pensata per celebrare la giornata internazionale della donna, con la quale si vuole onorare anche il centenario della partigiana genovese Teresa “Chicchi” Mattei, protagonista della Resistenza genovese, una delle ventuno donne della Costituente nonché colei che nel 1947 propose la mimosa come fiore dell’emancipazione femminile.

Alla cerimonia di stamane bambini e bambine delle prime classi della Morante hanno cantato ‘Bella ciao’ con il gruppo di jazzisti genovesi ‘Esperanto’ mentre compagni e compagne della secondaria hanno preparato letture di alcuni madri costituenti, tra cui proprio Tosca Bercilli e Teresa Mattei. Studenti e studentesse, infine, hanno potuto ascoltare le testimonianze del partigiano Giotto e della partigiana della Valpolcevera Nina Bardella.






2021-03-12T16:31:14+01:00