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Didacta, Lorenzo Baglioni ai docenti: “Trovate la vostra forma di comunicazione”

"La didattica alternativa è possibile"

18 Marzo 2021

ROMA – Trovare il proprio punto forte: una passione, un punto di vista, una capacità che renda il modo di comunicare speciale, divertente, efficace. Lorenzo Baglioni si rivolge agli insegnanti in occasione di Didacta per raccontare la sua didattica pop e spronare i docenti a fare lo stesso. Lui, cantante, autore, presentatore e attore, ex docente di Matematica, grazie al format delle canzoni didattiche nel 2018 è arrivato sul palco di Sanremo con la canzone ‘Il Congiuntivo’; perché “ogni secondo in Italia vengono sbagliati 79 congiuntivi ed è ora di dire basta”.

Il suo album ‘Bella, Prof!’ è uscito per Sony Music, e dal 2015 produce contenuti per il web, che al 2020 contano più di 80 milioni di visualizzazioni. Canzoni didattiche ma anche canzoni che parlano di integrazione, di Unione Europea, canzoni rap, neo melodiche e canzoni “pop sdolcinato” come le definisce lui stesso. Testi spiritosi, scritti in collaborazione con il fratello Michele, che spiegano come scomporre polinomi di grado maggiore al terzo (la famosa regola di Ruffini). Canzoni che parlano di amore e dislessia, per sdrammatizzare in collaborazione con AID (Associazione Italiana Dislessia) e sulla ‘C aspirata’ degli adolescenti toscani figli di immigrati. 

Lorenzo Baglioni fa anche una riflessione sul senso di responsabilità dovuto alla grande diffusione dei testi delle canzoni che scrive: “La prima canzone che ebbe un po’ di risonanza, che noi non ci aspettavamo, conteneva al suo interno degli elementi che se avessimo immaginato tutto quello che è successo non avremmo scritto. E quindi ora ci stiamo sempre molto attenti, quando scriviamo, ad avere sempre questo senso di responsabilità perché siamo consapevoli che possono avere un’importanza per chi ci ascolta. Dobbiamo essere attenti e pesare tutte le parole, che è diverso dall’avere la certezza di piacere a tutti. Ci sarà sempre qualcuno a cui non piace”.

E aggiunge: “viviamo in un periodo in cui tutti si sentono legittimati a dire al propria opinione su tutto. E questa non è la cosa più saggia da fare. Ognuno dovrebbe parlare di quello che sa- e prosegue con la sua personale esperienza- Io faccio il mio ruolo di comunicatore ma quando mi arrivano messaggi di genitori con figli DSA: fermi tutti. Io non sono assolutamente un esperto; ho parlato con esperti, letto storie e cercato di convogliare un certo tipo di informazioni ed emozioni in una canzone ma il mio compito finisce qua”.

2021-04-29T17:45:11+02:00