hamburger menu

Didacta, la scienza può migliorare il mondo

Massimo Temporelli e Linda Raimondi parlano di STEM e felicità

19 Marzo 2021

ROMA – Una chiacchierata tra innamorati della fisica, quella che si è svolta stamane nell’ambito di Didacta tra gli scienziati Massimo Temporelli e Linda Raimondi. Lui veterano dalle mille esperienze professionali, dalla divulgazione all’imprenditorialità, i podcast, la scrittura; lei giovane aspirante astronauta che ha già conseguito risultati nel mondo dell’astrofisica e ha tanti sogni davanti a sé.

Entrambi concordano su alcuni consigli agli studenti in ascolto: “Preparatevi, studiate e ogni tanto fate un’azione deviante rispetto al percorso lineare che vi viene presentato perché proprio in quelle azioni si nasconde magari l’opportunità che poi dovete saper cogliere per rendere la vostra vita più bella” dice Temporelli mentre Linda Raimondi parla di ‘sana incoscienza’ quando ricorda la telefonata fatta anni fa, d’impulso e senza troppo pensarci, a margherita Hack che le rispose regalandole uno dei ricordi più emozionanti della sua vita.

Non accontentarsi dunque del ‘modello standard’ che funziona benissimo ma non è abbastanza, il fisico cerca nuove domande e nuove risposte. Studiare la fisica significa volersi spingere sempre oltre i limiti della conoscenza umana, necessita di una predisposizione alla curiosità, al porre domande che poi si estende a qualsiasi altro ambito della vita.

Questo è il motivo per cui secondo Raimondi, sono così importanti le STEM, come si chiamano negli ultimi anni: danno una forma mentis per cui dopo si può fare qualsiasi cosa, applicando il metodo di studio alla vita e a tutte le situazioni in cui è necessario ragionare e “saper ragionare- aggiunge- è importante e affascinante”. Un momento del dialogo è stato dedicato alla necessità di sfatare il mito di chi studia fisica come cervellone, perché la scienza non è una questione di intelligenza ma di perseveranza: tutto sta nel capire quali sono stati gli errori per cui non si è ottenuto il risultato che ci si aspettava, correggerli e andare avanti.

Alla domanda di Temporelli sul futuro Linda Raimondi spiega: “Voglio studiare fisica teorica in Germania. Andare all’estero apre gli occhi su quanto il metodo d’istruzione italiano sia efficace. Non penso all’estero perché voglio lasciare l’Italia, voglio fare un’esperienza personale perché il mondo va veloce e penso sia importante essere internazionali e trovare nuove sfide”.

E su scienza, tecnologia e donne Raimondi è certa si può fare di più: “nel mio corso di studio- spiega- le donne sono ancora una percentuale bassa ma le ragazze di oggi sono più consapevoli e coscienti del fatto che dopo la scuola possono fare qualsiasi cosa”. In conclusione un consiglio spassionato e di cuore da parte di entrambi: provateci se avete una mezza idea di studiare una materia scientifica.

“Vorremmo un mondo più scientifico- afferma Temporelli- in cui anche il panettiere, anche l’avvocato sanno la scienza, anche chi si occupa di politica. Perché riteniamo che sia una materia che migliora il mondo; non serve un picco di scienziati mentre tutti gli altri non sanno fare le equivalenze. La scienza dovrebbe diventare una cultura condivisa e non avremmo più problemi di politica, di civiltà. La scienza- prosegue- è l’unica cosa che realmente ci unisce in quanto esseri umani, le regole che leggiamo qua sono le stesse che leggono nel mondo arabo, nel mondo statunitense e anglosassone, cinese. E se andassimo su un altro pianeta la cosa incredibile è che ci sarebbero le stesse formule”.

2021-04-29T17:44:36+02:00