Salve Esperti,
sono la mamma di una ragazza che da circa un anno ha cominciato ad avere importanti attacchi di panico. Ho provato a farle fare una psicoterapia, ma ad oggi non mi pare sia cambiato nulla. Non so come fare per aiutarla. Lei è molto chiusa nei miei confronti. Trascorre tutto il tempo in camera sua ed è veramente difficile riuscire ad avere un confronto con lei. Cosa mi suggerite per aiutarla? Vi ringrazio per la vostra risposta.
A presto.
Anonima
Cara Anonima,
l’argomento che lei ci porta e che le crea molta preoccupazione nei riguardi di sua figlia, è una manifestazione molto diffusa, di un disagio, una sofferenza. Gli attacchi di panico, sono esplicitazione di un malessere che si “incarna” con la paura, i tremori, la sudorazione, l’agitazione e i pensieri connessi che forse non trovano il modo di rendersi più chiari attraverso le parole. Il percorso di psicoterapia ci appare come un’ottima opportunità per affrontare questo disagio e il più delle volte richiede del tempo per portare alla luce e cambiare il nucleo di sofferenza che causa gli attacchi di panico. Comprendiamo i suoi dubbi rispetto all’efficacia del percorso, non sappiamo da quanto duri, ma è importante dare fiducia a sua figlia e al percorso, avere pazienza. Inoltre potrebbe richiedere un riscontro dal suo terapeuta, al fine di avere qualche notizia in più e capire meglio come poterla sostenere.
Probabilmente il senso di impotenza che lei sente è amplificato dalla difficoltà nel confronto con sua figlia. Sentiamo di dirle di provare a insistere un po’ con lei, provando a sintonizzarsi con le sue emozioni, trovando nuove modalità efficaci di interazione e contatto, per creare insieme uno spiraglio di comunicazione in più. Restarle accanto in questo momento delicato può essere già un valido supporto per affrontare un cambiamento e trovare una possibile via di uscita.
Un caro saluto!