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Roma, a Ponte di Nona si elabora vademecum su sicurezza online

Docenti e genitori insieme per Sistema di Tutela Integrato

ROMA – Una serie di prassi e procedure che ogni istituto scolastico dovrebbe seguire per proteggere i e le minorenni da qualsiasi forma di maltrattamento, abuso o sfruttamento in qualsiasi contesto, inclusi gli ambienti online, a maggior ragione in un periodo in cui la didattica è costretta a trasferirsi interamente sul web. È il Sistema di Tutela Integrato della scuola, su cui stanno lavorando alcuni istituti scolastici di Roma, nell’area urbana di Ponte di Nona. Il Sistema di Tutela Integrato della scuola nasce nell’ambito di S.C.AT.T.I. (Scuola, Comunità, Attivazione, Territorio, Innovazione), progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Il percorso, che prevede la scrittura condivisa di un sistema di tutela per studenti e studentesse, si sta svolgendo nelle scuole in cui è presente S.C.AT.T.I., a Milano, Palermo, Praia a Mare, Scalea e Roma. In particolare a Roma, nella zona Ponte di Nona, l’azione condotta dalla Cooperativa Santi Pietro e Paolo e la Cooperativa Sociale E.D.I. Onlus coinvolge quattro Istituti Comprensivi: ICS ‘Elisa Scala’, ICS ‘Villaggio Prenestino’, ICS ‘Cutuli’ e ICS ‘Alzavole’.

Qui si sta lavorando all’elaborazione partecipata di un sistema di tutela integrato della scuola, che contenga prassi e procedure che gli istituti si impegnano a mettere in atto per minimizzare i rischi di nuocere, anche in modo non intenzionale, ai minorenni ai quali si rivolge e essere in grado di garantire una risposta tempestiva ed adeguata alle preoccupazioni circa la sicurezza di bambini, bambine, ragazzi e ragazze. Ai tavoli di lavoro partecipano docenti e genitori.

Il percorso si chiuderà con i Sistemi di Tutela dei quattro istituti, garanzia di: maggiore tutela di studenti e studentesse, perché tutto il personale scolastico avrà maggiore consapevolezza su abusi, maltrattamenti e/o violenza nei confronti di minorenni e saprà meglio prevenire, riconoscere e rispondere a questi avvenimenti; maggiore tutela del personale scolastico con un chiaro e condiviso contesto di riferimento in ambito di tutela e potendo garantire una risposta rapida e adeguata in rete con tutti i servizi predisposti alla tutela dei e delle minorenni; maggiore tutela della scuola: valorizzerà i processi già in essere integrandoli con le migliori pratiche in ambito di tutela.

Patrizia Pignanelli, docente dell’ICS ‘Elisa Scala’ di Roma, sintetizza così l’esperienza: “È come chiederci costantemente: sto facendo bene o male? Come sarebbe meglio fare? Posso essere in grado di fare meglio? E forse è anche un modo per stare meglio noi con noi stessi e con gli altri. Siamo convinti che la buona coscienza come la legalità, come la sincerità, come l’onestà siano qualità contagiose della convivenza fra umani. Ma ci vuole pazienza, resilienza e perseveranza”.

“Spesso ciò che manca nel nostro percorso di docenti è un’adeguata formazione a livello psicologico e pedagogico, fatto questo piuttosto grave, considerato che abbiamo a che fare con minori in fase di sviluppo- aggiunge Cristina Spanò, docente dell’ICS ‘Villaggio Prenestino’ di Roma– questa fase è molto delicata e necessita di un’adeguata attenzione da parte di noi formatori e servirebbe avere più strumenti per trovare strategie più idonee per potersi rapportare con i nostri ragazzi in classe”.

2021-03-31T16:20:07+02:00