Salve, avrei bisogno di un parere certo perché non so più a chi rivolgermi. Una settimana fa ho praticato una fellatio non protetta al mio partner abituale (con eiaculazione in bocca), e pochi giorni dopo mi è stata diagnosticata la candida (ero abbastanza debole anche in quei giorni ma non avendola mai contratta non mi era proprio passato per la testa fosse quella). Ora mi chiedevo, è possibile che io abbia trasmesso la candida al mio partner attraverso il rapporto orale? Perché quando mi sono recata dal medico (magari forse per la presenza di mia madre che non è a conoscenza della mia vita sessuale in quanto non sono fidanzata) non mi è stato riferito che se avessi avuto un partner questi avrebbe dovuto seguire la cura parallelamente a me. Non so che fare, anche perché non essendo neanche il mio ragazzo provo davvero vergogna (lui infatti non sa ancora nulla) e spero di non correre il rischio di avergliela passata, e quindi che lui non lo venga a sapere..
Anonima, 19 anni
Cara Anonima,
è importante sapere che la candidosi non è considerata una malattia sessualmente trasmissibile in quanto il fungo vive nel corpo di una donna sana e causa l’infezione solo in presenza di alcuni fattori predisponenti come uno squilibrio della flora vaginale. Il contatto tra le mucose infette durante la penetrazione può essere veicolo di trasmissione, e questo può avvenire anche se ci sono rapporti orali o anali poiché i funghi si trovano anche nel cavo orale e nel tratto gastrointestinale. Non tutti gli uomini che vengono a contatto con la candida sviluppano una candidosi ma allo stesso tempo anche gli uomini possono essere portatori di candidosi.
I gruppi a rischio sono soprattutto due: gli uomini con un restringimento del prepuzio e quelli con difese immunitarie basse, condizione dovuta principalmente a fattori di stress. I lieviti prediligono ambienti caldi e umidi, per questo motivo faticano a proliferare sul glande e il restringimento del prepuzio può rappresentare un clima favorevole per la proliferazione del fungo. Non è detto necessariamente che ci debba essere una co-terapia o che il partner possa sviluppare necessariamente l’infezione. Ti consigliamo magari di contattare telefonicamente il tuo ginecologo o tramite mail che conoscendo meglio la tua anamnesi personale saprà suggerirti se c’è o meno la necessità di una co-terapia farmacologica. Oppure potresti recarti presso un Consultorio della tua zona per avere un maggiore anonimato.
Capiamo l’imbarazzo e vergogna, ma la candida è una infezione molto comune e legata veramente a molteplici fattori che non devono farci sentire come portatrici della peste. Inoltre magari potrebbe essere stato anche lui portatore magari di una candidosi asintomatica.
Per il futuro potresti usare delle protezioni anche duranti i rapporti orali, si chiamano Dental Dam, e sono foglietti in lattice che vengono utilizzati per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Il materiale permette una perfetta adesione alla zona genitale per far sì che venga mantenuta la sensibilità.
Speriamo di essere stati di aiuto.
Un caro saluto!