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‘Aulab’, 10 consigli per navigare in sicurezza

Studenti, docenti e genitori possono limitare i rischi legati alla rete

servizio civile

ROMA – “L’apprendimento a distanza rappresenta oggi la norma anche per i minori, con gli studenti della scuola primaria e secondaria sempre più connessi alla rete”. Così Giancarlo Valente, CTO di ‘Aulab’, PMI innovativa italiana attiva nell’edutech e specializzata in corsi di programmazione e sviluppo software. La pandemia da Covid-19 ha accelerato notevolmente quel processo che, negli ultimi 10 anni, ha visto crescere notevolmente il mercato dell’educazione digitale. I 13 mesi appena trascorsi hanno visto aumentare vertiginosamente il numero di studenti in modalità e-learning, con corsi di ogni tipo che si sono trasferiti online e scuole impegnate nella didattica a distanza.

“Questo pone nuove sfide alla privacy e alla sicurezza informatica in generale, come dimostrato recentemente dall’attacco hacker che ha mandato fuori uso i registri elettronici subìto da Axios, società che fornisce il servizio nel 40% delle scuole italiane, o dal furto di dati personali di mezzo miliardo di utenti di Facebook. Si tratta di eventi che purtroppo spesso vengono sottovalutati e a cui non viene dato il giusto peso”, rimarca Valente, ricordando quanto oggi sia necessario educare studenti, genitori e insegnanti ad una maggiore conoscenza di internet per navigare in sicurezza. “Senza dubbio è un lavoro complicato, ma ci sono alcune accortezze da prendere per limitare i problemi legati alla navigazione” afferma Valente condividendo i 10 consigli che ‘Aulab’ ha stilato per navigare in sicurezza.

Tra i suggerimenti quello di creare sul computer utilizzato in famiglia un’utenza apposita per lo studente e di impostare l’autenticazione a due fattori (2FA) quando si accede a determinati account. Il CTO di ‘aulab’ ricorda anche l’importanza di aggiornare spesso il software del router di rete, per risolvere eventuali falle di sicurezza, e cambiare la password admin in una personalizzata o generata casualmente da un password manager come quello messo a disposizione da Chrome. Per resettare e azzerare anche a distanza i dati di un dispositivo rubato o perso, il consiglio è invece quello di attivare la funzione ‘trova il mio device’ sui dispositivi mobile e sui computer, desktop incluso. Tra le altre cose è opportuno poi diffidare da email e telefonate in cui gli interlocutori dichiarano di possedere informazioni personali specifiche ed essere prudenti quando si utilizzano reti Wi-Fi pubbliche.

Infine, sempre meglio prestare attenzione ai software installati sul computer: “alcuni servono soltanto a rubare informazioni mentre altri possono essere un veicolo per i famigerati Ramsonware, ossia software per il ‘sequestro’ informatico dei dati per i quali successivamente può essere richiesto un riscatto”.

2021-04-27T15:06:16+02:00