ROMA – Fa nomi e cognomi Fedez al Concertone del Primo Maggio e – come aveva promesso – porta sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma non solo la sua musica.
Parla a nome dei lavoratori dello spettacolo, messi da parte in questo anno di pandemia di Coronavirus e si rivolge direttamente a Mario Draghi, colpevole secondo lui di aver dato attenzione a temi (la SuperLega per esempio) non così urgenti.
Poi, torna su un argomento caldo: il ddl Zan. Si scaglia contro la Lega e Ostellari, con il quale da giorni scambia battute a distanza.
Ecco parte del discorso del rapper, definito dalla vicepresidente di Rai 3 Ilaria Capitani, come ha riferito l’artista, “inopportuno” per il contesto del Primo Maggio ↓
La telefonata con la Rai
La Rai ha negato la discussione sul tema censura ma Fedez conferma quanto detto pubblicando la telefonata avuta il giorno prima con i vertici dell’azienda.
La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021
La risposta a Salvini
Nel pomeriggio Fedez aveva avuto uno scambio con il leader della Lega Matteo Salvini. I tweet dei due:
Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uovo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro. https://t.co/IJxg1QeH44
— Fedez (@Fedez) May 1, 2021