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Mi sto interrogando sul problema dell’uso dei videogiochi per i ragazzi…

Buongiorno dottori, sono il padre di un ragazzino di terza media. Per alcune vicende personali mi sto interrogando sul problema dell’uso dei videogiochi e del cellulare da parte dei ragazzi e nello specifico di Matteo, mio figlio. Lui fino ad ora si era dimostrato poco incline ad un utilizzo esagerato di consolle e telefono, anche […]

Buongiorno dottori, sono il padre di un ragazzino di terza media. Per alcune vicende personali mi sto interrogando sul problema dell’uso dei videogiochi e del cellulare da parte dei ragazzi e nello specifico di Matteo, mio figlio. Lui fino ad ora si era dimostrato poco incline ad un utilizzo esagerato di consolle e telefono, anche perché sia io che mia moglie stiamo molto attenti e limitiamo a poche ore al giorno la possibilità che usi questi strumenti. Questo però ha comportato una sorte di esclusione, soprattutto alle elementari, in cui la maggior parte dei suoi compagni aveva come unico interesse i vari giochi elettronici disponibili e lui, che all’epoca non aveva né smartphone né playstation, è stato in varie circostanze non considerato o più violentemente escluso o deriso. Adesso alle medie la situazione è leggermente migliorata, nel senso che molti dei suoi compagni hanno interessi più simili ai suoi, ma l’utilizzo del cellulare, che gli è stato messo a disposizione solo dall’anno scorso e ripeto con forti limitazioni sui tempi di utilizzo o sulle app da poter scaricare (no instagram, tik tok ecc. ha solo whtasapp…), sta diventando secondo noi, un’esigenza o un’abitudine troppo costante. Spesso si arrabbia se non può avere il telefono o quando glielo diamo ci rendiamo conto che attrae tutta la sua attenzione senza possibilità di fare altre attività. Vorremmo sapere come muoverci, se proibire o controllare troppo l’uso che ne fa possa essere più dannoso che utile, e in questo caso però come evitare che si instauri un comportamento abituale o peggio una vera e propria dipendenza da questi strumenti elettronici. Quali segnali dobbiamo considerare e quali regole è più giusto stabilire? Siamo molto preoccupati, grazie per l’interessamento.

Claudio, 48 anni


Caro Claudio,
comprendiamo come da genitore possano nascere dubbi e preoccupazioni quando i figli a questa età iniziano a mostrare un forte interesse verso giochi elettronici, smartphone e App scaricabili. Dunque è normale chiedersi e cercare di capire se sia necessario avere un ulteriore controllo sul loro utilizzo oppure cercare di venire incontro alle loro richieste.
Deve considerare che all’età di suo figlio i ragazzi iniziano ad avere un reale bisogno di sperimentarsi in gruppo, e questo talvolta lo trovano nei social, nei video giochi svolti in collegamento con gli amici; soprattutto se consideriamo il periodo storico che stiamo attraversando caratterizzato dalla limitazione dei contatti sociali, dalle ridotte occasioni di socializzazione a causa della pandemia e delle restrizioni conseguenti che hanno colpito soprattutto i giovanissimi. 
In questo scenario di limitazioni relazionali e difficoltà ci sembra importante che l’adulto possa sintonizzarsi e accogliere i bisogni e le emozioni del figlio. In un momento di tranquillità potete provare ad avere uno scambio con vostro figlio, comprendere le sue emozioni e cercare di mediare, trovare un nuovo compromesso che possa farlo sentire maggiormente autonomo, incluso nelle dinamiche con i compagni, pur rispettando dei confini da voi stabiliti. L’idea potrebbe essere quella di pattuire dei nuovi momenti e possibilità di utilizzo del cellulare e dei social pur mantenendo delle regole, che possano aiutare a non crearne una dipendenza. 
Inoltre mantenere e incoraggiare attività e interessi ci sembra fondamentale per valorizzare le sue risorse e possibilità di interazione e svago fuori casa; così che la sua attenzione e la sua energia possa essere distribuita in più campi.
Ci sembra quindi importante che possiate affrontare l’argomento direttamente con lui: i ragazzi di fatti nonostante possano mostrare in alcuni momenti rabbia o distacco, sentono il bisogno di adulti che possano accogliere e rispecchiare il loro sentire, che siano pronti al dialogo e alla ridefinizione delle regole al passo con la loro crescita e che soprattutto abbiano fiducia nelle loro capacità di problem solving.
Un caro saluto!

2021-08-05T16:55:48+02:00