
ROMA – Libera, senza filtri ma soprattutto se stessa. La ritroviamo così Margherita Vicario nel suo nuovo disco. È su tutte le piattaforme da oggi “Bingo”, il primo lavoro dell’artista in 7 anni.
Ne era passato di tempo e anche di singoli. Canzone dopo canzone, l’artista romana è riuscita a ritagliarsi un posto di spicco nella scena contemporanea catalizzando l’attenzione con una scrittura che non ha paura di dire le cose. Ed è così anche “Bingo”, frutto del lavoro di due anni realizzato al fianco del produttore Davide “Dade” Pavanello.
Dalla politica al femminismo: il mondo di Margherita
Margherita ci mette la faccia e la penna e colleziona 14 tracce, tra vecchi successi – come “Giubbottino” e “Piña Colada” – e nuove hit, come l’ultimo singolo “Orango Tango”. Parla d’amore come in “Fred Astaire”, questioni femminili come in “Come va” e religione come in “Troppi preti troppe suore”.
“Provo totale rispetto per la fede di ognuno e penso solo che debba rimanere una questione privata– dice Margherita a tal proposito- in uno Stato che si dice laico non dovrebbero esserci così tante ingerenze del pensiero religioso su decisioni personali e forse questa cosa la sento di più perché sono una ragazza. Il corpo delle donne è uno degli oggetti protagonisti della questione religiosa e c’è ancora una certa ansia se, per esempio, devi andare in farmacia a comprare la pillola del giorno dopo. A messa ci andavo anche da bambina, mi ci portava la mamma di una mia amica promettendomi una copia di Cioè ed era una cosa che aspettavo ogni settimana. È un tema complesso ma a cui si deve lavorare”.
Poi i “commenti” alla politica e qualche riflessione sui soldi per raccontare una generazione che deve ancora lottare per essere ascoltata ed essere indipendente.
“Ho fatto bingo- dice entusiasta Margherita- sono felicissima! Per me è una realizzazione, ce l’ho fatta a fare quello che veramente volevo fare! Sono stata fortunata a incontrare Dade e questo disco è il frutto di 2 anni di esperimenti”.
Musicalmente non si pone limiti Margherita e non sorprende, quindi, sentirla anche rappare in alcuni passaggi. Con un passato/presente di attrice, la 33enne interpreta più ruoli ma rimanendo sempre fedele alla sua identità.
“Posso declinare la musica a seconda di quello che racconto- spiega Margherita-sono un po’ caledoscoipica come mi ha definito Carlo Pastore. Cambio colore a seconda di quello che serve e in teoria è quello che fanno gli attori. Io ci aggiungo, però, un po’ più di me stessa”.
È un disco che la rappresenta a pieno. Lo ammette la cantautrice, che nella tracklist ospita anche qualche amico. Ci sono Elodie e Davide Petrella, con cui Margherita ha rispettivamente cantato e composto “Xy”, i rapper Izi e Speranza, a fianco di Margherita nelle già conosciute “Romeo” e “Piña Colada” e Dardust, producer di “Giubbottino” insieme a Dade.
Il tour
In estate tutti i brani avranno una vita sul palco dal vivo. Margherita sarà impegnata su due fronti: da una parte il tour di “Bingo” con la sua band, organizzato da Vivo Concerti (tutti i dettagli a breve sul sito), e dall’altra sarà ospite dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per ii nuovo spettacolo “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, di cui abbiamo visto un assaggio al Concerto del Primo Maggio di Roma.