ROMA – Una pellicola cinematografica può essere uno strumento di educazione e formazione? Ne sono convinti Casey Kaufmann e Alessandro Cassigoli, registi di ‘Butterfly’ e protagonisti, insieme ad altri professionisti del grande schermo, del progetto ‘Vedere per capire, il cinema a scuola’, che ha portato in classe cortometraggi e documentari. L’iniziativa, promossa dal ministero dell’Istruzione e dal ministero dei bene culturali con l’associazione Methexis Onlus, attraverso dieci lezioni ha accompagnato le classi di cinque scuole italiane in un vero e proprio viaggio alla scoperta della settima arte.
“A 16 anni è stato proprio un progetto promosso dal ‘Festival dei popoli’ che mi ha permesso di conoscere il cinema attraverso la scuola- ha raccontato a diregiovani.it Alessandro Cassigoli- e questo imprinting mi ha portato alla scelta di fare il regista. Il cinema e i documentari possono essere uno strumento per studiare e apprendere. Siamo contenti di aver partecipato a un progetto come questo e speriamo ce ne siano sempre di più. Penso che sia uno strumento molto diretto per studiare e per capire sé stessi”.
È dello stesso parere anche Casey Kaufmann, con cui Cassigoli ha co-diretto ‘Butterfly’, documentario sulla storia di Irma Testa, prima pugile italiana a prendere parte ad un’Olimpiade. “Senza queste iniziative, in quella fascia l’unica cosa che arriva sono i grandi film d’azione, i prodotti più commerciali. Mentre bisogna introdurre una visione della società vera, che porti a una riflessione. Le istituzioni non solo dovrebbero portare di più i ragazzi al cinema– ha proposto Kaufmann- ma anche accompagnare alla visione attività, momenti di riflessione e di scrittura. È importante supportare la visione, non solo portare i giovani a vedere un film”.
Gli studenti coinvolti nel progetto hanno visto la pellicola insieme ai registi e hanno commentato insieme la storia di formazione e di sconfitta della giovane Irma Testa.
“I ragazzi e le ragazze si sono rivisti nelle difficoltà della protagonista, nelle privazioni che comporta un’attività agonistica e nella giovane età di Irma– ha spiegato Alessandro Cassigoli- bisognerebbe inserire il cinema nei programmi scolastici, utilizzarlo come strumento per l’apprendimento. E magari studiare la storia con un film o il presente attraverso un documentario di attualità”.
Una prospettiva che piacerebbe anche ai giovani, a giudicare dai feedback positivi ricevuti dagli organizzatori.
“Molti ci hanno detto che è stato un percorso prezioso e che gli piacerebbe proseguire su percorsi più pratici come progetti laboratoriali. C’è chi dice ci ha proposto di attivare queste iniziative a partire dalle scuole medie– ha argomentato Martina Zigiotti, del progetto ‘Vedere per capire: Il cinema a scuola’- Credo che questa ricchezza di proposte sia stata molto stimolante per gli studenti”.
Oggi Kaufmann e Cassigoli sono a lavoro su un altro film di formazione: la storia di una giovane e della sua trasformazione da bambina ad adolescente. Una pellicola girata in cinque anni e ora in fase di montaggio. Dopo l’esperienza con i ragazzi, i due registi hanno deciso di sottoporre il film agli studenti prima dell’uscita nelle sale.
“Vogliamo avere il loro feedback per vedere come gli arriva, cosa cambiare e dove intervenire- spiega Cassigoli- Per noi è un bacino importante per la schiettezza, l’immediatezza e l’assenza di filtri”.