Roma – Dopo la recente aggressione a una coppia gay in trasferta a Palermo e la manifestazione di sabato scorso organizzata dal Palermo Pride e Arcigay, anche Casa Preti, il brand palermitano del giovane talento Mattia Piazza, sfila contro la violenza.
PALERMO, AMA. UNO SHOOTING CONTRO LA VIOLENZA
“Palermo, AMA” è lo shooting che il designer, selezionato tra i nuovi talenti di Vogue Italia, ha messo in scena in via dell’Università.
‘AMA’: un imperativo che si ripete, lo stesso che dà titolo e intenzione alla collezione autunno/inverno che Casa Preti ha presentato ad Altaroma 2021.
“Un viaggio attraverso la scoperta di ciò che è dentro di noi e dentro l’altro. Tutto parte dall’amore, l’amore per le persone care, per la cucina, per la convivialità, l’amore per il viaggio. Il cuore pulsante che è un cuore vero, un cuore che sente, un cuore di carne”, dicevano a febbraio dalla maison.
Oggi quello del brand palermitano diventa invece un imperativo alla città, per ricordarle dell’amore che sa dare. Per rivendicare la libertà di amare, senza filtri e senza censure.
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“Casa Preti ha sempre interpretato i suoi abiti come luoghi da abitare ed è doloroso vedere come un luogo così vicino possa diventare cornice di tale bruttezza e crudeltà. Proprio per questo, abbiamo deciso di organizzare uno shooting contro la violenza per riappropriarci degli spazi di Via dell’Università. – Spiega Mattia Piazza – Vivere i luoghi e la moda, con il nostro linguaggio, e con i nostri valori per dichiararci contrari alla violenza di ogni tipo”.
ANCHE LA RAPPRESENTANTE DI LISTA CONTRO LA VIOLENZA
Per lo shooting “Palermo, AMA”, il brand ha coinvolto i suoi più cari amici: tra questi Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina de’ La Rappresentante di Lista, Dana Giuliano, Luisa La Mantia, Luca Pantorno, Alessandro Pantorno, Valentina Bonura, Giorgia Coco, Antonia No, Simona Mazzara e Carlos Ferreira.
“Crediamo che le vittime di tali eventi siano tanto le effettive vittime quanto i carnefici. Abbandonati dalle istituzioni, privati della possibilità di fuggire dall’ignoranza. La reintroduzione dell’educazione civica a scuola, associata a studi di genere, è un mezzo fondamentale per cercare di porre fine a questa disuguaglianza. Il DDL Zan, che intendiamo più come uno splendido primo passo verso qualcosa di più significativo, è più che mai necessario. Crediamo che uguaglianza, rispetto, libertà e amore siano il metro con cui misurare le nostre vite.
Palermo, via dell’Università, ama”.