Buongiorno a tutti,
sono G. ho 22 anni e sono fidanzata con il mio ragazzo di 23 anni da ormai 5 anni. La nostra relazione è stata sempre fatta di alti e bassi a causa della enorme differenza di carattere che ci contraddistingue, ma all’inizio questa differenza non era un problema, anzi era un bel modo per confrontarci su molte cose. Premetto inoltre che frequento l’università nella stessa città dove lavora il mio ragazzo quindi abbiamo deciso di condividere l’appartamento. È da circa un paio di anni della nostra relazione che comincio ad avere i primi segnali di distacco dal mio ragazzo. Mi è capitato spesso di essere interessata ad altri ragazzi, ovviamente senza fare nulla in particolare, e a desiderare la loro attenzione in quanto seppur avendo un ragazzo dolce, premuroso e che mi ama, non mi sentivo coinvolta abbastanza. Con il passare del tempo ho continuato a vedere solo difetti in lui perché non sentivo complicità. Lui diciamo che è una persona che si accontenta della routine, è un po’ passivo, mentre io sono l’esatto opposto. Sono arrivata a un punto che non riesco a provare più l’amore che provavo per lui dall’inizio, sarà che sono cresciuta e ho cambiato le mie aspettative, sarà che non sono ancora matura e devo capire cosa voglio veramente dalla vita. Il problema è questo appartamento in comune che attualmente ci è impossibile lasciare, quindi non so come affrontare la situazione. Abbiamo più volte cercato di salvare la relazione (perché lui sa di tutti i miei dubbi) però è come se avessi io un rifiuto nei suoi confronti a prescindere dal fatto che proviamo a fare nuove esperienze ecc… Ho provato a spiegare in poche righe quella che è la mia situazione e so che sembra che io sia la “cattiva” della questione, ma vi assicuro che anche io ci soffro tanto perché è una persona a cui voglio molto bene e a cui tengo tanto e pensare di farla soffrire mi devasta. Tra l’altro nell’ultimo periodo un ragazzo ha mostrato interesse nei miei confronti e io non riesco a smettere di pensarlo, ma lui stesso non si lancia per rispetto della mia relazione anche se ci scriviamo frequentemente. Ringrazio in anticipo per la risposta.
Cordiali Saluti
G, 22 anni
Cara G,
ci sembra di capire che la tua relazione sia sempre stata contraddistinta dall’alternanza di momenti negativi e momenti positivi. E’ anche fisiologico che ci siano diversi momenti di assestamento in una coppia, perchè i bisogni cambiano e con essi anche gli equilibri. Stare in coppia vuol dire anche mettersi in gioco, rimodulare le proprie abitudini e trovare il punto di incontro tra il proprio carattere e quello del partner. Essere insieme senza perdere la propria individualità.
Avete più volte provato a dare diverse forse al rapporto ma tu ti sei sentita veramente dentro questo cambiamento?
A volte succede che vogliamo fare delle cose, quotidianamente proviamo anche a cambiare ma non è ciò che veramente sentiamo nel profondo del nostro animo e questo fa si che ci sia sempre una lettura ambigua e confusa delle nostre azioni. Vogliamo cambiare ma non ci sentiamo completamente dentro a questo cambiamento. Da qui forse parte il tuo blocco, perchè non è facile mettersi in discussione, fare scelte vuol dire anche assumersi la possibilità di perdere l’altro ma anche una parte di noi e questo spesso immobilizza.
E’ chiaro che non conoscendo nulla di te e della vostra storia quello che possiamo fare sono solo ipotesi che innescano delle riflessioni. Forse è arrivato il momento di fermarti ad ascoltare veramente i tuoi desideri e sentimenti, non ci devono essere forzature o obblighi. Il rapporto può rinascere solo se ci sono davvero le premesse di un incontro. Parlatene a fondo delle vostre difficoltà, di come vi sentite, sgombrate il campo da paure, resistenze, proiezioni e non detti. Forse partire da voi aiuterà a capire in che direzione davvero volete andare. Non ci sono buoni o cattivi, sono ruoli che si assumono quando fatichiamo a stare nelle nostre emozioni. La sofferenza che trovi deve essere accolta e magari trasformata. Siamo sicuri che se riuscirai ad essere anche meno giudicante con te stessa potrai trasformare questo dolore e capire se stare con lui può ancora portarti altro o se dovrete prendere delle strade differenti. Non ci sono scelte facili, rapide o giuste, cerca di partire da te, fai maggiore chiarezza sui tuoi bisogni e magari avrai più strumenti per intervenire.
Speriamo di averti fornito spunti utili.
Un caro saluto!