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Movimento sex positive: libertà, piacere e rispetto

Potrebbe apparire come uno di quei tanti movimenti che stanno nascendo ora per la necessità di parlare di sessualità, affettività, libertà, scelte, orientamenti sessuali. Invece no! È un movimento che ha radici più lontane, nasce infatti negli 60’, dove si promuove una sessualità positiva. Ha, dunque, come concetto di fondo la positività, la libertà delle […]

Potrebbe apparire come uno di quei tanti movimenti che stanno nascendo ora per la necessità di parlare di sessualità, affettività, libertà, scelte, orientamenti sessuali. Invece no! È un movimento che ha radici più lontane, nasce infatti negli 60’, dove si promuove una sessualità positiva. Ha, dunque, come concetto di fondo la positività, la libertà delle proprie scelte sessuali. Si basa sull’idea fondamentale per cui ognuno può avere vissuti, gusti e inclinazioni diversi in fatto di sessualità, nella piena libertà e nel rispetto dell’altro. Questo, però, non significa imporre all’altro la propria idea di piacere, perché qui verrebbe a cadere la libertà di scelta e la condivisione, infatti il movimento cerca di abbattere le discriminazioni nel campo delle scelte sessuali.

Questo movimento, quindi, già poneva le basi, per ciò che si intende oggi per salute sessuale, ovvero, “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità, non riducibile all’assenza di malattia, disfunzione o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza. Perché la salute sessuale venga raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e soddisfatti” (OMS, 2006).
Il movimento stesso parla di diritti ma anche di doveri, tra questi:

  • l’importanza del consenso, ci deve essere consensualità da parte di entrambi i partner;
  • l’importanza della protezione, il sesso deve essere sicuro, è necessario quindi adottare precauzioni non solo per prevenire gravidanze, ma anche per evitare malattie sessualmente trasmissibili;
  • accettazione di tutti gli orientamenti sessuali;
  • abbattimento degli stereotipi, ognuno ha il diritto di avere o non avere rapporti intimi, senza essere giudicato.

Questa è solo una sintesi degli aspetti che il movimento sex positive promuove. Sembrerà paradossale che un movimento così datato si stia facendo spazio nella realtà sociale di oggi. Un movimento che a ben guardare non ripropone altro che concetti che pensavamo essere stati ormai assimilati dal sentire comune.
Se proprio li osserviamo da vicino non riguardano solo le scelte sessuali, ma in generale molti aspetti della vita che troppo spesso vengono negati. Forse ci siamo sbagliati, forse abbiamo sottovalutato certe tematiche, forse semplicemente ci deve essere l’impegno a mantenere vivi e ben saldi i principi di libertà e rispetto.

Lo sapevi che:

Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato e proclamato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo. Dopo il preambolo enuncia le cause storiche e sociali che hanno portato alla necessità della stesura della Dichiarazione, vi il primo e famosissimo articolo:

  • Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
  • Non esiste solo una Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, esiste una Dichiarazione dei diritti sessuali. Il primo documento ufficiale con valenza scientifica risale al 1997, e fu redatto in occasione del Congresso Mondiale di Sessuologia che si è tenuto a Valencia. L’associazione che ha promosso la costituzione della Dichiarazione dei diritti sessuali è la WAS, Associazione Mondiale di Sessuologia, un gruppo multidisciplinare di società scientifiche, organizzazioni non governative e di professionisti nel campo della sessualità umana che promuove la salute sessuale lungo tutto l’arco di vita e in tutto il globo, sostenendo e supportando la sessuologia ed i diritti sessuali. Una revisione di tali diritti è stata poi effettuata nel 1999 ad Hong Kong dall’Assemblea Generale della WAS, riaffermata in seguito nel documento WAS Declaration: Sexual Health for the Millennium, pubblicato nel 2008, in cui veniva descritto lo stato dell’arte della sessualità nel mondo e delineate le proposte tecniche per riconoscere, promuovere, garantire e proteggere i diritti sessuali per tutti. Venivano dunque illustrati 11 differenti diritti sessuali, noti come diritti universali umani basati sulla libertà, dignità ed uguaglianza di tutti gli esseri umani”. (Simonelli C. 2014)

Dubbi e domande:

Anonimo,
Il mio ragazzo vuole farlo senza preservativo, dice che non c’è rischio…
Federica, 18 anni
Ogni volta che ci vediamo finiamo per fare sesso e basta…


Nel film “Nudi e felici” il concetto di libertà è preso seriamente in considerazione dai membri della comunità Elisium…

2021-06-17T13:26:03+02:00