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7 curiosità sugli squali per festeggiare lo Shark Day

Oggi è la giornata mondiale degli squali!

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ROMA – Sono più “vecchi” dei dinosauri e sono sopravvissuti a diverse estinzioni di massa. Ma adesso rischiano di scomparire per colpa dell’uomo. Ogni 14 luglio si celebra lo Shark Day, giornata mondiale dedicata agli squali. Fondamentali per mantenere integro l’ecosistema marino, queste antiche creature sono da sempre vittime di preconcetti legati alle nostre paure. Ma sono solo pregiudizi. Ci sono tante curiosità affascinanti legate al mondo degli squali, che potrebbero farti ricredere sulla loro natura.

7 curiosità sugli squali per lo Shark Day

1.Squali anziani

Gli squali sono davvero vecchi, anzi vecchissimi. Esemplari primitivi abitavano i mari prima ancora che sulla terraferma germogliassero diverse piante. Ancora prima della comparsa dei dinosauri. Si parla di circa 450-420 milioni di anni fa. Sono sopravvissuti a diverse estinzione di massa e la loro lenta evoluzione sembra essersi fermata da milioni di anni. Basti pensare che il primo fossile di squalo bianco risale a 60-65 milioni di anni fa.

2. Squali nel Mediterraneo

Al mondo esistono oltre 500 specie di squalo appartenenti al superordine dei Selachimorpha. 45 di queste vivono nel Mediterraneo. Il nostro mare ospita una grande varietà di esemplari, di cui fanno parte verdesche, squali elefante, squali martello. E anche il grande squalo bianco.

3. Squali “contorsionisti”

Non solo delfini. Alcuni squali sono in grado di compiere spettacolari evoluzioni. Il cosiddetto “breaching”, comportamento tipico dei cetacei, consiste nel compiere salti e acrobazie fuori dall’acqua. Almeno tre specie di squali ne sono in grado: il mako, lo squalo pinna nera del reef e il grande squalo bianco.

4. Squali balena

Il più grande pesce esistente è uno squalo, precisamente lo squalo balena. Nonostante la stazza enorme, è assolutamente innocuo per l’uomo: si nutre esclusivamente di plancton. L’esemplare più grande mai registrato aveva una lunghezza di 12,65 m e un peso di 21,5 tonnellate.

5. Squali nuotatori

Gli squali possono solo nuotare in avanti. A differenza degli altri pesci nell’oceano, hanno esclusivamente pinne molto rigide che non possono essere controllate dal loro sistema muscolare. Inoltre, alcune specie non possono smettere mai di nuotare o morirebbero per asfissia. Questo perché filtrano l’acqua dalle branchie mentre nuotano, estraendo così l’ossigeno necessario per sopravvivere. I grandi squali bianchi, mako e squali balena non hanno altro modo per respirare.

6. Squali pericolosi?

Circa 150 persone muoiono ogni anno per la caduta in testa delle noci di cocco, rispetto alle 4 -in media- per gli squali.
Le noci di cocco, dunque, sono più pericolose degli squali. In realtà, agli squali proprio non piacciano gli esseri umani. Nonostante siamo spaventati da loro e ci siano numerosi film che giocano su questa paura, non amano il gusto della nostra carne. Ecco perché, nella maggior parte dei casi, quelle rare volte in cui un umano viene azzannato è perché scambiato per una foca: solitamente, infatti, si fermano dopo un paio di morsi.

7. Squali e catena alimentare

Gli squali non sono da soli in cima alla catena alimentari degli oceani. Le orche – i più grandi membri della famiglia dei delfinidi – attaccano e si nutrono anche di grandi bianchi. Ma il vero pericolo per loro resta l’uomo, che con la pesca eccessiva, il commercio delle loro carni e le reti in cui vengono catturati accidentalmente, ha causato il declino degli squali e delle razze negli oceani di tutto il mondo.

2021-07-14T11:14:53+02:00