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La lezione di stile di Marcus Rashford, il calciatore inglese che ha sbagliato il rigore

'Mi scuso con tutto il Paese. Ma non mi scuserò mai per quello che sono'

Marcus Rashford Euro 2020
Classe 1997, attaccante del Manchester United e titolare della nazionale inglese: stiamo parlando di Marcus Rashford, uno dei tre calciatore che durante la finale degli Euro 2020 ha sbagliato ai rigori.
 
Nato a Wythenshawe, nell’area metropolitana di Manchester, Marcus ha origini nevisiane e una vocazione che lo ha portato – a soli 23 anni – ad aiutare le famiglie più povere e a promuovere la lotta al razzismo. L’Inghilterra conosce benissimo il suo volontariato nelle banche del cibo e il suo libro dedicato ai bambini “You’re a champion”  è best seller in tutto il Paese.
 
Eppure il calciatore, per aver sbagliato un calcio di rigore, è stato vittima di una campagna razzista e discriminatoria. A Manchester – nel 2020 – lo street artist Akse lo ha omaggiato con un murale per il suo impegno nella solidarietà e nella beneficenza, l’opera a poche ore dalla finale è stata vandalizzata e poi – per fortuna – ricoperta di cuori e messaggi di amore e stima da parte di tanti, tra cui giovanissimi fan.
 
Ma la vera lezione a odio e insulti è arrivata dai profili social del calciatore: «Non so come ho fatto a sbagliare quel rigore. Mi scuso con tutto il Paese. Ma non mi scuserò mai per quello che sono». 

«Sono Marcus Rashford, un uomo di colore di 23 anni di Withington e Wythenshawe nel sud di Manchester. Se non ho altro ho questo. Un rigore è stato l’unico contributo alla squadra che mi è stato chiesto di dare. Posso segnare anche dormendo, quindi perché non questo? Non riesco a smettere di pensarci da quando ho colpito la palla e probabilmente non ci sono parole per descrivere come mi sento. Tutto quello che posso dire è che mi dispiace. Vorrei che fosse andata diversamente. Posso accettare tutte le critiche per la mia prestazione, il mio rigore non è stato ben tirato, sarebbe dovuto entrare. Ma non chiederò mai scusa per quello che sono e da dove vengo».

Nei fatti Marcus Rashford durante la pandemia ha raccolto circa 3 milioni di pasti per le persone in difficoltà, il suo libro è un libro ‘motivazionale’ per trovare autostima e determinazione sin da quando si è piccoli. Insomma tra le sorprese di questi europei c’è sicuramente l’aver scoperto il Marcus Rashford attivista.

Ma sono davvero necessarie le scuse per un gol mancato? Lo sport non dovrebbe insegnarci anche a saper perdere? Dal nostro canto Marcus ha vinto, dando una lezione di stile e intelligenza non solo all’Inghilterra ma al mondo del calcio, tutto. 

2021-08-17T10:33:07+02:00