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Alle Paralimpiadi azzurri fenomenali in acqua: altre medaglie dal nuoto

Si arricchisce il medagliere dell'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. La giornata è iniziata nel migliore dei modi: italiani grandi nuotatori

Due ori, un argento e un bronzo. Sempre dal nuoto. Si arricchisce il medagliere dell’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. La giornata è iniziata nel migliore dei modi con il podio più alto per Francesco Bocciardo nei 100m stile libero classe S5; la medaglia d’argento di Luigi Beggiato nei 100 stile libero classe S1; il bronzo di Monica Boggioni nei 100m  sl classe S5. Prima mattina di successi a cui si aggiunge Stefano Raimondi, medaglia d’oro nei 100 rana SB9. 

“SE È UN SOGNO NON SVEGLIATEMI”

“Non posso essere più felice di così, se è un sogno non svegliatemi per favore. Ce l’abbiamo fatta, non ci speravo davvero- racconta Bocciardo ai microfoni di Raisport- questa gara era ancora più difficile dei 200 di ieri. Ma mi sono detto ‘proviamoci’: il mio allenatore mi aveva detto che gli ultimi 20-25 metri sarebbero stati decisivi e che gli altri sarebbero crollati, che io dovevo andare a cannone…e così è stato”.

LA STORIA DI FRANCESCO BOCCIARDO 

Francesco Bocciardo, oro nei 100 stile libero maschili classe S5 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 (ieri per lui l’oro nei 200 sl), è nato a Genova il 18 marzo 1994 e gareggia per la società Nuotatori Genovesi e per le Fiamme Oro. Già oro nei 400 sl ai Giochi di Rio 2016 con 5″67 di vantaggio sul secondo classificato, Bocciardo, atleta con tetraplegia spastica alla sua terza Paralimpiade, inizia a praticare il nuoto all’età di 4 anni come attività terapeutica. Le prime gare a 16 anni, quando scopre il nuoto paralimpico ai campionati giovanili di Sori. Nel 2011 partecipa agli Europei di Berlino, dove si aggiudica un settimo posto nei 400m sl, e nel 2012 alle Paralimpiadi di Londra. Nel maggio 2014, ai Campionati italiani di Lignano Sabbiadoro registra il record italiano nei 100 dorso con il tempo di 1’21’70, per poi bissare nel 2015 agli Assoluti di Busto Arsizio con i 400 stile libero con 5’01″68. Nello stesso anno partecipa ai Mondiali di Glasgow, portando a casa una medaglia d’oro nei 400 stile libero con il tempo di 5’06″49. Nel 2016 vince tre medaglie agli Europei di Funchal (due bronzi nei 100 mt stile libero con 1’09″93 e nella staffetta 4×100 mt stile libero con 4’28″34 e una medaglia d’oro nei 400 mt stile libero con il tempo di 5’09″02), mentre un mese dopo stabilisce con 1’08″64 il nuovo record italiano nei 100 sl, migliorando il suo tempo precedente. Laureato in Scienze dell’amministrazione con 110 e lode, Bocciardo ha completato il ciclo universitario dei cinque anni in tre e mezzo. Lavora presso un’azienda di meccatronica nel settore risorse umane. Tifoso del Genoa, ama ascoltare musica e il suo pezzo preferito prima delle competizioni è ‘Eye of the tiger’.

“PAGATA INESPERIENZA, MA È STATO DIVERTIMENTO”

“È stato un divertimento: a parte la fatica, ma quella ci sta, non potevo chiedere di meglio per iniziare la mia Paralimpiade. Il passaggio veloce l’ho concordato con il mio allenatore, volevamo provarci ma purtroppo ero un po’ più stanco di stamattina. Ci sta, vista la mia inesperienza, ma non posso lamentarmi. Essere delusi sarebbe da ipocriti, va bene così”.

LA STORIA DI LUIGI BEGGIATO 

Luigi Beggiato, medaglia d’argento nei 100 stile libero classe S1 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, è nato il 7 aprile 1998 a Monselice (Pd). Tesserato per il Circolo sportivo Guardia di Finanza Modena, ha una tetraipereflessia e un deficit funzionale al braccio sinistro. Entra in acqua per la riabilitazione all’età di 3 anni e da lì è nata la passione per il nuoto che lo porta alla prima gara nel 2010. All’esordio in una Paralimpiade, nel suo palmares come miglior risultato internazionale figurano le medaglie d’argento nei 50 e 100 sl nonché il bronzo nei 200 stile libero agli Europei di Funchal 2021. Ha un fratello gemello e un altro di 17 anni più giovane, studia Scienze della Comunicazione e, una volta conclusa la sua carriera agonistica, sogna di diventare giornalista sportivo: “Mi sto laureando e spero di proseguire su questa strada”. Il brano che preferisce è ‘What I’ve done’ dei Linkin Park: “È una frase che mi piacerebbe ripetere a me stesso dopo le gare di Tokyo”. Nel tempo libero ama guardare le serie tv: “Me ne piacciono tante, da quelle mainstream come Dr. House a quelle più di nicchia come Mindhunter o Peaky Blinders”.

“HO DATO TUTTO, MI STO GODENDO ESPERIENZA”

“Ho dato tutto quello che ho: ho immaginato tante volte questa gara prima di farla, immaginando anche la bracciata che dovevo fare, e le sensazioni in acqua erano buone. Sono davvero contenta”.

LA STORIA DI MONICA BOGGIONI 

Monica Boggioni, bronzo nei 100 stile libero femminili classe S5 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 (ieri per lei bronzo anche nei 200 sl), è nata a Pavia il 5 agosto 1998 e gareggia per il Pavia Nuoto e per le Fiamme Oro. Alla sua prima partecipazione a una Paralimpiade, inizia a nuotare all’età di due anni ma entra nel mondo agonistico a quindici, grazie al progetto ‘Nuota con noi’ promosso dalla società Pavia Nuoto. Inizia a gareggiare nel 2014 vincendo le prime medaglie a livello nazionale fino a quando, nel 2017, entra in Nazionale. Vince la prima edizione delle World Series a Berlino e partecipa ai Campionati del mondo in Messico, vincendo tre ori e tre argenti e stabilendo 3 record del mondo e 3 europei. Nel 2018 partecipa ai Campionati europei di Dublino, dove vince un oro, quattro argenti e due bronzi. A settembre 2019 è ai Campionati del mondo di Londra, dove dove porta a casa due medaglie di bronzo nei 200 sl e nei 50 dorso. Oltre al nuoto, nella vita della giovane nuotatrice lombarda c’è anche lo studio. Diplomata al liceo Classico, attualmente frequenta il corso di Biotecnologie all’Università degli studi di Pavia: il sogno, racconta, è quello di “specializzarmi nel campo della genetica medica, per cercare di trovare una cura per patologie di cui ancora si conosce poco”.

2021-08-26T17:55:39+02:00