hamburger menu

Sono la mamma disperata di un ragazzo che non esce più di casa…

Buonasera,sono la mamma disperata di un giovane ventenne, timido, introverso, con scarsa autostima di se… Da quando era piccolo soffre di ansia sociale, ha evitato di partecipare alle feste di compleanno, si è sempre considerato inferiore agli altri e di fronte alle prime difficoltà si arrende sempre, come quando ha deciso alle superiori di cambiare […]

Buonasera,
sono la mamma disperata di un giovane ventenne, timido, introverso, con scarsa autostima di se…
Da quando era piccolo soffre di ansia sociale, ha evitato di partecipare alle feste di compleanno, si è sempre considerato inferiore agli altri e di fronte alle prime difficoltà si arrende sempre, come quando ha deciso alle superiori di cambiare scuola, come quando ha dovuto prepararsi all’esame di stato ed oggi, che si è iscritto all’università, appena cominciato gli studi, ha deciso di abbandonare, sostenendo che non ce la farà mai. Il COVID ha peggiorato la sua condizione, è un anno e mezzo che non esce di casa, si chiude nella sua stanza, si perde nei videogiochi on line…il suo mondo è la. Ormai è convinto che non ce la farà mai. É una settimana che è in crisi, è scoppiato a piangere dichiarando tutta la sua fragilità… non so più che fare.
Chiedo un vostro parere sulle condizioni di mio figlio, sulla gravità o meno del suo stato, come comportarmi con lui e a chi rivolgermi.
Grazie per la vostra attenzione.

Carmen


Cara Carmen
dalle tue parole emerge chiaramente la preoccupazione e la sofferenza nel vedere tuo figlio che non riesce a trovare la sua strada.
Le difficoltà del ragazzo sembrano risalire all’infanzia, quando probabilmente ha manifestato i primi segnali con difficoltà di inserimento in contesti sociali.
 Queste fragilità sembrano averlo accompagnato da allora in tutte le tappe che vi sono nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza e poi al divenire un giovane adulto.
Immaginiamo come tali fragilità si possano essere acuite con la pandemia, tale emergenza può aver creato delle fratture maggiori proprio lì dove vi erano delle crepe. La pandemia “normalizzando” l’impedimento dei rapporti sociali ha toccato proprio l’area di fragilità di tuo figlio.
Non sappiamo se ti sei già rivolta a degli specialisti e se sono stati intrapresi dei percorsi psicologici per tuo figlio, quello che ti consigliamo è di chiedere aiuto all’esterno, poiché è una situazione complessa che richiede l’intervento di persone esperte e una valutazione globale delle aree di potenzialità e fragilità di tuo figlio, ancor più perché è una situazione che va avanti da molto tempo rischiando di cronicizzarsi. É importante non ignorare la richiesta di aiuto di tuo figlio, che si è reso conto di non farcela da solo.
Il primo passo che potresti fare è quello di rivolgerti tu stessa presso uno psicologo, per comprendere da genitore quali sono le modalità più corrette per aiutare tuo figlio. Dopodiché, con l’aiuto dello specialista, che valuterà l’intera situazione, si può pensare ad un intervento coinvolgendo il ragazzo, ed in questo caso l’esperto deciderà se effettuarlo online a domicilio o in presenza.
Puoi rivolgerti alle strutture del territorio, presso le asl o consultori chiedendo consiglio al tuo medico di base.
Ti segnaliamo anche un progetto gratuito dell’IdO che prevede dei gruppi di sostegno alle famiglie di ragazzi che, come tuo figlio, hanno delle difficoltà nell’uscire di casa. Puoi chiedere informazioni scrivendo a [email protected].
Torna pure a scriverci se ne senti il bisogno.
Un caro saluto!

 
2021-09-17T10:45:52+02:00