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Sesso in una battuta

Fin dal VI secolo a.C. in Sicilia, durante i banchetti e le feste, gli attori di piazza, con maschere buffe e un fallo finto sul pube, intrattenevano i passanti con barzellette piccanti, celebrando il Dio Dionisio, simbolo dell’esaltazione orgiastica e della fecondità. In quell’epoca i contadini con il riso scacciavano gli influssi negativi e alimentavano […]

Fin dal VI secolo a.C. in Sicilia, durante i banchetti e le feste, gli attori di piazza, con maschere buffe e un fallo finto sul pube, intrattenevano i passanti con barzellette piccanti, celebrando il Dio Dionisio, simbolo dell’esaltazione orgiastica e della fecondità. In quell’epoca i contadini con il riso scacciavano gli influssi negativi e alimentavano le energie generatrici come il sesso. Il “trickster” (o briccone divino) era invece l’eroe comico dei nativi americani che metteva in contatto il mondo umano con il mondo divino mediante le sue battute divertenti. Nel 1600 fu cancellata la tradizione pasquale dei tedeschi che durante la messa incitavano il popolo a ridere con storielle oscene per esaltare la gioia di Dio che vince la morte.

Nonostante tale censura, le barzellette hanno continuato a circolare grazie agli artisti di strada (histriones romani) e ai giullari del Medioevo e grazie all’influsso della cultura araba che amava i racconti piccanti. In letteratura le barzellette si diffondono grazie alle novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio (1351) e iniziano a evolversi nel 1400 dall’intreccio tra teatro di strada e canzone. Nel 1500 la barzelletta si sviluppa in Francia in strofette scherzose dette “vaudeville” e in Italia nella commedia dell’arte con i famosi personaggi di Arlecchino e Pulcinella. Nel 1600 prende piede in Spagna nella “zarzuela”, un’operetta musicale con intermezzi comici e nel 1700 si sviluppa nell’”operetta” francese, fino ad approdare in Inghilterra al circo con i clown.  Continua a diffondersi nel 1800 in Francia nei cabaret e nel 1900 nei varietà per intrattenere gli spettatori durante i cambi di scena. Adattandosi ai nuovi mezzi tecnologici la barzelletta ha fatto il suo debutto al cinema, in tv e infine su internet arrivando a circolare in tempo reale senza confini, fino raggiungere di recente le sedi più seriose della politica.

Come mai il sesso è sempre stato uno dei temi preferiti per le barzellette?

Forse perché si tratta di un tema stuzzicante, piccante, che esalta i rapporti tra le donne e gli uomini? Le barzellette a sfondo sessuale risultano divertenti alla maggior parte delle persone in quanto possono essere un modo per liberarsi da inibizioni e disagi imposti dalla società nel trattare temi sessuali. La violazione del tabù crea una tensione nell’ascoltatore che può in seguito scaricarla proprio con una risata. L’umorismo in generale, infatti, ha un potere liberatorio perché attinge ai fondali segreti della psiche, affondando le radici in complessi meccanismi inconsci.
Spesso, soprattutto gli adolescenti che sono in un fase di esplorazione e scoperta sessuale, sono soliti raccontare barzellette o fare battute a sfondo sessuale, forse per condividere con i coetanei e per superare l’imbarazzo che spesso è collegato a questo tema.

Sigmund Freud, infatti,̀ nel 1905, nella sua opera “Il motto di spirito”, affermava che l’uomo ridendo si libera temporaneamente da inibizioni e rimozioni mettendo così a tacere l’istanza di censura collegata al controllo sociale.

Lo sapevi che:

  • La più antica raccolta di barzellette della storia è il Philogelos (in greco “amante del riso”), testo greco del IV secolo d.C., che raccoglie 265 barzellette in lingua greca. 
  • Nel codice di condotta dei dipendenti di Legnano (MI) una barzelletta “sporca” è considerata un’avance sessuale e come tale possibile di sanzione.
  • Nella sottocategoria di “umorismo scatologico” o “umorismo da gabinetto” rientra quella comicità sulla sfera degli atti fisiologici e corporali come ad esempio: defecazione, flatulenza, minzione, vomito e altri ancora.
  • BarzyMob è il primo barzellettiere d’Italia direttamente sul cellulare: si tratta di un software che consente la visualizzazione sul cellulare di barzellette senza bisogno di connessione GPRS.

Dubbi e domande:

Diana,
I miei compagni maschi non fanno altro che raccontare barzellette sporche…


In questa puntata di “Zelig” il comico Leonardo Manera scherza sulla sessualità…

2021-09-23T08:47:26+02:00