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Tutti “pazzi” per il lato B della Spigolatrice di Sapri: bufera sull’opera sotto accusa per sessismo

Polemiche per la statua inaugurata ieri che raffigura una lavoratrice dei campi in posa sensuale

28 Settembre 2021

Arte o provocazione? Esaltazione della sensualità di una donna o mercificazione del suo corpo? Dubbi, stupore e polemiche per l’inaugurazione della statua della Spigolatrice di Sapri. Da ieri molte persone hanno denunciato l’opera definendola “sessista”.


LA SPIGOLATRICE – Il tutto è iniziato da quando, due anni fa, l’amministrazione di Sapri ha deciso di far fondere in bronzo una seconda statua della lavoratrice dei campi. La Spigolatrice di Sapri è una scultura che richiama infatti un componimento poetico ideato da Luigi Mercantini ed ispirato alla spedizione dell’omonima cittadina di Carlo Pisacane contro l’esercito borbonico. Nei versi dell’autore, la donna, addetta alla raccolta del grano, si innamora perdutamente del rivoluzionario, ma nulla può fare contro la disfatta del suo piccolo battaglione.
La vicenda storica ha riprodotto innumerevoli testi e raffigurazioni, fino ad arrivare alla “Fanciulla su una roccia a Sorrento” di Filippo Palizzi, fonte di ispirazione di quella inaugurata ieri.


L’INAUGURAZIONE – Causa Covid il taglio del nastro doveva avvenire molto prima, ma ora, insieme al brivido dell’attesa, si è fatta con un tono solenne alla presenza dei politici presenti, tra cui anche l’ex premier Giuseppe Conte.
Da quando la statua è stata scoperta, e dalle immagini che circolano sul web, si è avuto l’impressione che la scultura non rappresenti fedelmente una donna addetta al lavoro dei campi, bensì una bella fanciulla con un sottile velo al posto dell’abito, che si volta a guardare il mare con un evidente gioco di “vedo non vedo” riposto sul lato B.
È bastato poco e i commenti sul web si sono moltiplicati. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini scrive: “È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia”. Decine di persone si sono riversate in piazza per guardare la statua e farsi un selfie accomodando piacevolmente la loro mano sul suo lato B, postandola poi sui social.

LE PAROLE DELL’AUTORE – L’autore dell’opera, Emanuele Stifano, dopo l’esposizione pubblica della statua racconta: “Il Comune di Sapri non ha fatto un bando, si sono rivolti direttamente a me. Io sono autodidatta. A dire il vero io quella statua l’avrei fatta fondere completamente nuda. Perché sono appassionato della figura umana, quando devo coprirla preferisco non farlo”.

2021-09-28T17:01:30+02:00