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Costa Concordia, 10 anni fa la tragedia del Giglio. Il racconto di quelle ore

Ben 32 persone, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita nella notte del 13 gennaio 2012

costa concordia

Erano le 21.42 del 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia andò alla deriva davanti alle coste dell’Isola del Giglio. Tra passeggeri ed equipaggio, ben 32 persone persero la vita quella lunga notte di 10 anni fa che mai potrà essere dimenticata.

Costa Concordia, le ore della tragedia

La Costa Concordia lasciò il porto di Civitavecchia alle 19:18. La nave stava partendo per una crociera di una settimana nel Mediterraneo con 3.206 passeggeri e 1.023 membri dell’equipaggio a bordo. Risalendo la costa italiana verso nord, il capitano Francesco Schettino ha diretto la Concordia vicino all’isola del Giglio, una manovra chiamata “inchino”, spesso utilizzata come “saluto” dalle imbarcazioni. Secondo le ricostruzioni, la nave si avvicinò di circa 518 metri alla costa.

 

 

Alle 21.30, Schettino diede l’ordine di allontanarsi e virare. Alle 21:45, la Costa Concordia colpì ad una velocità di circa 16 nodi (circa 30 km/h) uno sperone roccioso del basso fondale di fronte Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto. La nave venne squarciata sul lato sinistro, iniziando a imbarcare acqua. Le sale macchine vennero allagate e la Concordia perse energia elettrica. Ai passeggeri venne detto che la nave aveva un “blackout”, ma che la situazione era sotto controllo. La stessa informazione fu data al comandante del porto di Civitavecchia. Dati di posizionamento mostrano che la Costa Concordia cominciò ad andare alla deriva poco dopo le 22:00 a causa, dicono gli investigatori, di una combinazione di vento e timone posizionati a dritta (destra della nave). Probabilmente a causa della grande quantità di acqua imbarcata, la nave iniziò un lento declino verso la parte opposta dello squarcio.

Costa Concordia, il video del capovolgimento

Al 22:12, la guardia costiera contatta la Concordia per dire che i passeggeri stavano segnalando problemi alla polizia locale, ma il capitano Schettino rispose“Abbiamo un black-out e stiamo verificando le condizioni a bordo”.

Alle 22:22 il capitano ordinò di dire alla guardia costiera che avevano avuto un “guasto” e avevano bisogno di aiuto da rimorchiatori.
L’operatore radio aggiunse che a tutti i passeggeri erano stati dati i giubbotti di salvataggio, nessuno era stato ferito e che c’era uno squarcio sul lato sinistro della nave.

Alle 22:33 è stato dato l‘allarme generale di emergenza e i passeggeri sono stati radunati in attesa di istruzioni.
Alle 22:48 la nave si era incagliata sul fondale roccioso, inclinata di oltre 30 gradi.

Il capitano Schettino ha dato l’ordine di abbandonare la nave alle 22:54, più di un’ora dopo l’impatto.

Alle 23:19 Schettino abbandona il ponte

La maggior parte dei passeggeri è fuggita nelle imbarcazioni di salvataggio, ma gli sforzi di evacuazione sono stati ostacolati dall’angolo di inclinazione della nave. Alle 23:19 il capitano Schettino ha abbandonato il ponte, lasciando il suo secondo a coordinare l’evacuazione. Tuttavia, alle 23:32 anch’egli ha lasciato il ponte. Circa 300 passeggeri e qualche membro dell’equipaggio erano ancora a bordo. A mezzanotte decine di passeggeri erano ancora sul relitto della Concordia, molti aggrappati al lato esposto della nave.

Quella notte sono morte 32 persone.

2022-01-13T16:48:05+01:00