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RECENSIONE| La fiera delle illusioni, il sogno di Guillermo del Toro si realizza: il noir che ci fa guardare allo specchio

Nel film un cast 'all star': Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Willem Dafoe, Rooney Mara, Ron Perlman e David Strathairn

A quasi cinque anni da La forma dell’acqua, vincitore di 4 premi Oscar, Guillermo del Toro arriva al cinema il 27 gennaio (distribuito da The Walt Disney Company Italia) con La fiera delle illusioni – Nightmare Alley. Per il regista messicano questo è un sogno che si realizza, si tratta del primo noir della sua carriera. Il film è stato scritto da del Toro insieme alla sceneggiatrice Kim Morgan ed è l’adattamento dell’omonimo romanzo del 1946 di William Lindsay Gresham. Di queste pagine, del Toro e Morgan hanno adattato cinematograficamente le parti più oscure che ci fanno tenere gli occhi incollati sullo schermo tra il mistero del noir e la tensione e la crudeltà dell’horror. Non è la prima volta che questo racconto viene portato sul grande schermo. Nel 1947 lo ha fatto Edmund Goulding con protagonisti Tyrone Power e Joan Blondell. 

Bradley Cooper in the film NIGHTMARE ALLEY. Photo by Kerry Hayes. © 2021 20th Century Studios All Rights Reserved

La storia, ambientata nell’America degli Anni 30, segue le vicende Stanton Carlisle (Bradley Cooper). Il suo viaggio ha inizio in un luna park itinerante. Non ha desideri, non ha sogni, non ha una vocazione e non si sa molto sul suo passato. È di poche parole ma sa introdursi subito in quella famiglia circense, che gli ha dato subito un lavoro, un pasto caldo e un materasso su cui dormire. Un giorno si ritrova a fare la conoscenza di Zeena (Toni Colette) e di Pete (David Strathairn), ex mentalista ormai annegato in un mare di alcol. Grazie a loro impara l’arte dell’illusionismo e i trucchi migliori per ingannare il pubblico spingendolo a credere a qualsiasi cosa. Parole che hanno l’effetto del canto delle sirene o del suono del flauto per un cobra. Ma i due circensi sono molto chiari con Stan: gli consigliano di non ‘giocare’ con lo spiritismo, e quindi con la fragilità delle persone, perché non c’è niente di più crudele e ignobile. Stanton, ormai abile illusionista, decide di lasciare il circo guidato da Clem Hoateley (Willem Dafoe). E lo lascia con Molly (Rooney Mara), la ‘ragazza elettrica’ che ha dato una ‘scossa’ al cuore del protagonista.

Dagli Anni 30 il film ci trasporta negli Anni 40. E lo fa con il ticchettio dell’orologio del protagonista che diventa a tutti gli effetti un personaggio. Dalle baracche del circo si passa ai ‘piani alti’ della ricchezza e della raffinatezza. Qui non c’è un uomo bestia che squarta con la bocca un volatile vivo e Clem che incita la morbosità degli spettatori davanti a tanta crudeltà. Qui troviamo Stan, ripulito, con abiti di classe, tanti soldi in tasca e charme. Accanto a lui la sua ‘partner in crime’ Molly, bellissima. Due spettacoli al giorno, applausi, stupore, tanto studio in camerino. Sì perché per far indovinare cosa c’è nella borsetta di un’ospite, Molly indirizza Stan, bendato, con delle frasi, con delle domande. Frutto di tanta preparazione e delle letture del taccuino di Pete.

Ma quando giochi con il destino diventa beffardo. E così le cose si complicano quando la strada di Stan e  Molly incrocia quella dell’algida e misteriosa psicologa senza scrupoli interpretata da Cate Blanchett. Molly è troppo pura per questo mondo che va oltre la bestialità dell’essere umano. Stan trova ‘terreno fertile’ nella psicologa, che passa le confidenze dei suoi pazienti per aiutare il truffatore. Ma, giorno dopo giorno, ‘la fiera delle illusioni’ di Stan crolla. Più crolla e più appare dalla trama di questa favola nera, disturbante, cruda e tratti violenta, come l’essere umano sia disposto a compiere l’azione più brutale davanti la paura, come sia disposto a spogliarsi dall’etica, dalla morale, dal buon senso, dall’empatia e dall’umanità quando davanti vede sgretolarsi quel sogno, in questo caso, americano. E poi vediamo come l’essere umano non abbia difficoltà a farsi ingannare, ritratto di una massa che per disperazione si aggrappa alle bugie. Insomma, la vita è un circo sta a noi decidere se entrare nel tendone giusto o in quello della disumanità.

LA FIERA DELLE ILLUSIONI, IL TRAILER

2022-01-27T16:57:13+01:00