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Giulia, Rosa Palasciano: “Ai giovani mancano opportunità e stimoli” – VIDEO

Abbiamo incontrato la protagonista e la co-sceneggiatrice del terzo film di Ciro De Caro

Una favola. Una storia reale. Non un documentario ma una storia di finzione cruda in cui non ci sono filtri, in cui la macchina da presa riprende quello che accade eliminando ogni barriera tra il pubblico e la scena e tra gli interpreti e il regista. Un ritratto universale di una generazione di trentenni che sente la pressione di dover creare una famiglia entro una certa età, di dover trovare il lavoro perfetto, di dover far tutto quello che la società ha imposto come ‘normalità’, non considerando l’unicità e i tempi di ognuno di noi. Dopo il successo di Spaghetti Story, Ciro De Caro arriva oggi al cinema con la sua terza avventura cinematografica, Giulia, distribuita da Koch Media. Presentato in anteprima a Notti Veneziane – Selezione Giornate degli Autori in collaborazione con Isola di Edipo, il regista realizza un film contemporaneo e attuale, alle prese con mascherine, crisi economica ma, soprattutto, crisi interiori.

La protagonista è Giulia, interpretata da una straordinaria Rosa Palasciano. Un personaggio che non chiede di essere capito, lei è così: prendere o lasciare. Vive in un mondo tutto suo, quasi come se fosse sconnessa dalla realtà. Ma lei quella realtà la comprende bene. Lei sa le difficoltà che deve affrontare ogni giorno. Giulia è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa, amata e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà. Quando si ritrova letteralmente in mezzo a una strada inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio e un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, passa i giorni più caldi di una torrida estate romana con dei personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili, puri e meravigliosi, come lei. E per la paura che prova nell’abbracciare le sue imperfezioni – che la rendono unica – si attacca a Sergio (Valerio Di Benedetto), a Ciavoni (Fabrizio Ciavoni) e a dei pupazzetti, in particolare un pinocchio di legno, trovato vicino ai cassonetti della spazzatura. In questa sospensione fatta di tutto e niente, fatta di morbosità e di dipendenza dagli altri, Giulia – minuto dopo minuto – comprende profondamente che sta a lei decidere se vivere una vita che sia vita o continuare il suo fluttuare in questa esistenza fatta anche di datori di lavoro che ti danno della depressa o del depresso a priori, solo perché non hai ancora trovato il tuo posto nel mondo. Proprio come succede a Giulia. Quando la protagonista si libera da tutto, si allontana dalla dipendenza e dalla morbosità per abbracciare la sua libertà, la sua indipendenza. Giulia finalmente si accetta e lo fa in una scena potente come le onde del mare.

L’INTERVISTA A ROSA PALASCIANO

Abbiamo incontrato la protagonista e la co-sceneggiatrice di Giulia che lo ha scritto insieme a insieme a Circo De Caro. Il film prodotto da Ugo Baistrocchi, Maurizio De Arcangelis e Michael Fantauzzi.

IL TRAILER

IL POSTER 

2022-02-17T10:51:28+01:00