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Tutti parlano di Jamie, Giancarlo Commare: “È un manifesto di libertà”

L'attore: "Sul palco porto Jamie ma anche Giancarlo"Ogg

23 Febbraio 2022

Manifesto di unicità e inclusività. Una storia vera, quella dell’adolescente Jamie Campbell. Una storia di formazione. Non una storia sull’omosessualità ma una battaglia contro i pregiudizi. Una lotta per i sogni e per un posto nel mondo. Un ritratto della libertà in cui il concetto di normalità è superato. E ancora, musica, coreografie, colori, drag queen, abiti e make-up scintillanti. Dopo il clamoroso successo ottenuto dal suo debutto nel West end londinese e in contemporanea con cinque Paesi nel mondo, debutta in Italia il pluripremiato musical ‘Tutti parlano di Jamie’, in scena al Teatro Brancaccio di Roma dall’11 marzo – alla prima sarà presente in platea anche il vero Jamie – al 3 aprile.

Lo spettacolo è diretto da Piero Di Blasio, che lo ha adattato per l’Italia. “Non è una replica del musical originale. La storia è la stessa ma abbiamo avuto l’autorizzazione per rifare lo show da zero: dalle coreografie alla scene, fino alle luci e alle scenografie“, ha raccontato Di Blasio durante la presentazione al Brancaccio.

Circa tre anni per portarlo in scena “perché l’Italia non era pronta. Ma con il ddl Zan abbiamo capito che qualcosa stava cambiando e ora eccoci qui”, hanno detto il regista e il produttore Alessandro Longobardi.

Tutti parlano di Jamie, però, non è uno spettacolo su un ragazzo che vuole fare la drag queen, ma un adolescente che vuole andare al ballo della scuola con un abito considerato da donna. “Drusilla Foer sul palco di Sanremo 2022 ci ha fornito un meraviglioso assist – ha proseguito Di Blasio – qui non si parla di diversità ma di unicità e questo musical ne è il manifesto. ‘Jamie’ non è uno spettacolo da vedere o non vedere: è uno spettacolo necessario che mostra quanta umanità ci sia e quanta umanità ci fanno credere che non ci sia. I giovani ci si rispecchieranno in questa storia e magari gli adulti, che definisco dinosauri, si sveglieranno“.

Nato dal documentario della BBC del 2011 Jamie: Drag Queen at 16, da cui è stato realizzato anche un film disponibile su Prime Video, il musical racconta le vicende di Jamie: un adolescente abbandonato dal padre che vive una vita serena e spensierata nella tranquilla Sheffield, nel Nord dell’Inghilterra. Va a scuola come tutti i ragazzi e le ragazze della sua età. Ma a differenza loro ha un sogno: essere libero di esprimere se stesso, anche attraverso abiti femminili.

Non fa notizia il fatto che sia gay, qui la narrazione è un’altra. Jamie – ha detto Di Blasio – è da considerare come un ‘one man show’ che passa attraverso degli scenari che fanno parte della nostra società: la solitudine, il bullismo, la violenza, il disagio, la famiglia e la socialità“.

Lo spettacolo parte da una domanda semplice ma efficace: “ma qual è il problema?“. Il problema “non è Jamie che indossa i tacchi ma quelli che dicono sia schifoso. Lui non è una moda, lui si prende il diritto di essere ciò che è“, ha detto Giancarlo Commare con i capelli biondo platino. L’attore è stato scelto per il ruolo del protagonista, dopo averlo visto sullo schermo in Skam Italia, Il paradiso delle signore, Maschile Singolare, Ancora più bello e Sempre più bello. Prossimamente lo vedremo nella seconda stagione di Romulus e nel tv movie Rinascere’ in cui interpreta Manuel Bortuzzo . “Ho provinato 78 Jamie, ma con lui non ho avuto dubbi”, ha detto il regista.

Questo per me è un sogno che si avvera. Ho voluto fortemente questo ruolo, nonostante avessi mille insicurezze“, ha detto Commare. Recitare davanti a un pubblico non è mai facile, ma portare delle emozioni personali lo è ancora di più. “Ho parecchi punti che mi avvicinano a Jamie. Tra questi, il rapporto con il padre. Io non ho un rapporto con mio papà. È stato tosto affrontare questo sul palco su cui porto non solo Jamie ma anche Giancarlo. Sono arrivato a un momento della mia vita – ha raccontato con emozione l’attore – in cui voglio vivere la mia vita e non inseguire l’amore di un padre che non ho mai avuto. Ora ho capito che con mia madre e il resto della mia famiglia sto bene lo stesso“.

Nel cast anche Barbara Cola, Marco Mannella, Ludovica Di Donato, Lisa Angelillo, Bendetta Boschi, Flavio Marullo, Umberto Noto, Michele Savoia e Sebastian Gimelli Morosini. Da un’idea originale di Jonathan Butterell, le musiche e le orchestrazioni sono di Dan Gillespie Sells, il libretto di Tom McRae, le scene di Alessandro Chiti, la direzione musicale di Dino Scuderi, la supervisione artistica e le coreografie di Laccio e i costumi di Francesca Grossi. Il musical è una produzione Viole Produzioni – Oti Officine del Teatro Italiano in accordo con RGM Productions.

UNA PICCOLA ANTEMPRIMA DEL MUSICAL

 
 
 
 
 
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2022-02-23T17:06:48+01:00