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Meglio Nate che Niente, il cast: “Vogliamo che il film arrivi a chi ha un sogno da realizzare”

La commedia, tra musica e identità di genere, debutta oggi su Disney+

Sei matto?” “No, sono teatrale“. Una domanda e una risposta, che ascoltiamo nel film, che ci catapultano nell’anima di Meglio Nate che Niente. Da oggi su Disney+, la pellicola musicale è tratta dal romanzo di Tim Federle, showrunner di High School Musical: The Musical – La serie (disponibile sulla piattaforma di Topolino) e qui in veste di regista e sceneggiatore. Al centro della storia c’è il tredicenne Nate Foster sogna con tutto se stesso Broadway. C’è solo un problema: non riesce nemmeno a ottenere una parte nella recita scolastica. Ma quando i suoi genitori lasciano la città, Nate e la sua migliore amica Libby vanno di nascosto nella Grande Mela per un’opportunità unica nella vita e per dimostrare a tutti che si sbagliano. Un incontro casuale con la zia Heidi, che Nate non vede da tempo, stravolge il suo viaggio. Insieme devono imparare che le più importanti avventure della vita sono grandi quanto i propri sogni.

Rueby Wood as Nate in 20th Century Studios’ BETTER NATE THAN EVER, exclusively on Disney+. Photo by David Lee. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Crescita personale, senso di inadeguatezza, accettazione di se stessi ma con la consapevolezza di sapere dove si vuole andare e dei sogni che si vogliono raggiungere. Tra canzoni, ricordi di musical iconici, colori, luci dei riflettori, piedi che battono a tempo ddi musica e coreografie, non si fa fatica a immedesimarsi in Meglio Nate che Niente. È una storia universale: chi non si è mai sentito fuori posto? Chi non ha mai fatto fatica ad accettarsi completamente? Chi non si è mai sentito diverso invece di sentirsi unico? Chi non ha mai fatto i conti con i pregiudizi? Chi non si è mai sentito incompreso? Senza dimenticare le difficoltà nel periodo adolescenziale, l’incomunicabilità tra genitori e figli e tra insegnanti e studenti. Adulti che sono spesso considerati nostri nemici perché incapaci di stare al passo con le nuove generazioni. Anche se, ora o in passato, ci siamo atteggiati come fossimo grandi e potenti contro tutti abbiamo bisogno di una guida, di qualcuno che ci dica che stiamo sbagliando o che stiamo percorrendo la strada giusta e di qualcuno che ci abbracci quando ci sentiamo tristi e confusi. Elementi che esplodono in questo musical senza moralismi ma con estrema sensibilità e verità. Il film, infatti, è un progetto molto personale, come ha raccontato Tim Federle durante la virtual press conference a cui abbiamo preso parte:

 “È un sogno che si avvera. Questa è una storia autobiografica: spesso ero l’ultimo ragazzo scelto per le partite di dodgeball perché amavo il teatro a Pittsburgh. Ero un ragazzo che sognava di uscire dalla sua città natale e ballare a Broadway. Non ho mai pensato di trasformarlo in un film e penso che la cosa incredibile del crescere è che non smette mai di succedere se ti circondi di persone che ti permettono di sognare. E questo cast ha dato vita al film e mai avrei potuto immaginare un tale risultato. Un’altra cosa incredibile è essere sia uno scrittore sia un regista perché ti permette di prendere tutte queste cose del passato e inserirle in una storia“.

Dopo la visione di Meglio Nate che Niente è inevitabile fare il confronto con Billy Elliot.

Quando ho presentato il film alla Disney l’ho descritto come un mix tra Billy Elliot e Una pazza giornata di vacanza. Volevo sul serio creare un film per le famiglie in cui tutti potevano identificarsi. Quando hai un grande sogno, che si tratti di Broadway o di altro penso che molte persone possano entrare in relazione con l’idea di sentirsi diversi e voler trovare le persone più vicine a noi. E sono molto orgoglioso di come tutto questo si sia trasformato in un film“, ha raccontato Federle.

Rueby Wood as Nate in 20th Century Studios’ BETTER NATE THAN EVER, exclusively on Disney+. Photo by David Lee. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Presenti alla conferenza anche gli interpreti: Rueby Wood (nei panni di Nate, al suo debutto cinematografico ), Lisa Kudrow (Phoebe Buffay di Friends – lo sappiamo che state già canticchiando la sigla – qui nei panni di zia Heidi), Aria Brooks e Joshua Bassett.

Nate è una forza della natura. Lui vuole essere se stesso e tutta la storia è incentrata su di lui che impara ad essserlo“, ha raccontato Wood. “Ho pensato che fosse uno spunto tanto magico quanto importante. Io sono stato molto fortunato, sono cresciuto in un ambiente che mi ha sempre supportato. Avevo intorno a me un gruppo di persone davvero amorevoli – ha continuato il protagonista – ma ci sono molti ragazzi e ragazze che non hanno tutto questo. La mia speranza è che le persone possano guardare questo film, guardare Nate e sentire di appartenere a qualcosa, avere un posto nel mondo“. Il protagonista ha poi concluso: “Amo il teatro, lì c’è il mio cuore. Poter fare il mio debutto cinematografico in un film che parla di Broadway è una cosa bellissima, mi permette di entrare nel mondo di Hollywood, conservando il canto, la stravaganza, il ballo e il glamour”.

Sul set non solo debutti ma anche ritorni. Questo film ha visto collaborare nuovamente Joshua Basset con Federle dopo High School Musical: The Musical – La serie:

Quando stavamo girando la seconda stagione di High School Musical, Tim mi ha preso da parte e mi ha detto, ‘Ehi, stiamo facendo questo film e, sai, mi piacerebbe che tu considerassi il ruolo di Anthony. Posso inviarti la sceneggiatura?’ E io gli ho detto di sì“, ha raccontato Bassett. “Di solito è difficile per me leggere i copioni. Mi ci vogliono settimane oppure le persone dovranno supplicarmi di farlo. Ma per leggere questo copione – ha continuato l’attore – mi sono seduto in un bar, e in un colpo solo senza mai alzarmi, ho letto tutto. Poi ho preso subito il telefono, ho chiamato Tim e gli ho detto: ‘Come diavolo posso far parte di questo film? Ho bisogno di farne parte“.

                                      

2022-04-01T01:21:02+02:00