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Chris Evans e Alberto Malanchino raccontano Buzz Lightyear, al cinema da ‘umano’

In sala dl 15 giugno, ecco cosa ha raccontato il cast

Dal 15 giugno nelle sale italiane si va “verso l’infinito e oltre” con ‘Lightyear – La vera storia di Buzz’ diretto da Angus MacLane (già co-regista di ‘Alla ricerca di Dory’): la nuova avventura Disney e Pixar sulle origini dell’eroe, che ha ispirato il giocattolo di ‘Toy Story’ e che segue il leggendario Space Ranger. Se nella saga di ‘Toy Story’ il giocattolo Buzz ha la voce di Tim Allen, nella versione umana quella di Chris Evans (indimenticabile Capitan America nei film Marvel).

Il Buzz che tutti noi conosciamo è un giocattolo e come tale non aveva il peso che porta con sé un essere umano. Un giocattolo conosce il suo scopo e non ha preoccupazioni (se non quelle di far felici i bambini, ndr). Quindi è stato interessante renderlo umano e scoprire che le scelte che facciamo come persone possono avere un impatto anche sugli altri. È stato divertente mettere Buzz in questo contesto”, ha raccontato Evans in occasione della conferenza stampa globale. “Ho sempre amato il mondo di ‘Toy Story’, Buzz e tutti gli altri personaggi. Questa – ha aggiunto – è una saga che ha rivoluzionato l’animazione”.

Nella versione italiana del film è stato scelto Alberto Boubakar Malanchino (‘Doc – nelle tue mani’ e ‘Summertime’) per doppiare l’amato Space Ranger:

Il senso della cooperazione e dell’amicizia sono gli aspetti che più mi hanno colpito di questa storia. In un mondo dove siamo sempre più divisi lo spirito di squadra è quello che ci salva. Inoltre, questo film parla anche della fallibilità dell’uomo e di come sia importante affrontare e accettare i propri errori. Piano piano stiamo iniziando a lasciare da parte la tossicità di certi eroi, che sono maschi alfa”, ha detto Malanchino, in occasione della presentazione romana del film.

Nel racconto ritroviamo Buzz che, dopo un incidente, è rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme alla sua comandate e migliore amica Alisha Hawthorne (doppiata da Esther Elisha) e l’equipaggio composto da scienziati e tecnici. Lightyear, sentendosi tremendamente in colpa, cerca di trovare un modo per riportare tutti a casa. Il tempo passa e le sperimentazioni sembrano non avere una fine. Un giorno, tra sbalzi temporali e perdite dolorose, Buzz capisce che è arrivato il momento di aprirsi agli altri, di scoprire la meraviglia dietro la cooperazione. E così parte per l’ultima missione insieme all’irresistibile gatto robot Sox (doppiato da Ludovico Tersigni), allievi spaziali ‘sopra le righe’: Izzy (la nipote di Alisha), Mo il combinaguai e Darby, l’ex galeotta over 60. Lo schermo sta diventando, giorno dopo giorno, un luogo in cui tutti possono vedersi rappresentati. E ‘Lightyear’, oltre l’amicizia, celebra senza moralismi inclusione e diversità. Qualche mese fa, i dipendenti della Pixar hanno scritto una lettera aperta contro la decisione di tagliare la scena del primo bacio gay, quello tra Alisha e la compagna. La protesta ha portato Disney a reinserire la scena.

Per noi era importante mostrare la relazione famigliare anche attraverso il bacio. Siamo felici di averlo potuto fare”, ha detto la produttrice Galyn Susman.È un riflesso della realtà in cui viviamo. La fantascienza è sempre stato il modo attraverso cui guardare una società più diversificata. A partire da ‘Star Trek’, che era una film diverso rispetto alla sua epoca. Ed è con quello spirito che qui cerchiamo di celebrare l’inclusione e la diversità attraverso il cast”, ha aggiunto il regista Angus MacLane. Opinione condivisa anche da Esther Elisha: “I dipendenti della Pixar hanno fatto bene a protestare, è importante perché tutte le famiglie devono essere rappresentate. Ogni persona deve potersi vedere rappresentato sullo schermo, che è lo specchio della realtà quindi vedersi rappresentati ci fa sentire accolti”.

Nel cast delle voci italiane anche Tersigni (‘Skam Italia’, ‘Tutto può succedere’, ‘Summertime’, ‘Slam – tutto per una ragazza’) e Linda Raimondo, giovanissima divulgatrice scientifica che sogna di diventare un’astronauta.

Questa è la mia prima esperienza al doppiaggio. Fare a meno del volto non è stato facile, però ho cercato di trasmettere attraverso Sox le emozioni sincere e un po’ di spensieratezza, come quelle di un bambino”, ha raccontato il giovane attore. “Per me è un mondo nuovo, quindi non avevo aspettative. In sala doppiaggio ero timorosa ma avevo anche tanta adrenalina”, ha raccontato la Raimondo. Per la giovane studentessa “si può andare su Marte solo con il gioco di squadra. Non possiamo arrivarci senza la collaborazione di più Paesi”.

Prima di vederlo all’opera con il suo ultimo film ‘Thor: Love and Thunder’ (dal 6 luglio nelle sale italiane), Taika Waititi ha prestato la sua voce al personaggio di Mo nella versione originale.

Torno sempre ai film della Pixar, non solo per divertimento o per provare emozioni, ma anche per studiare le loro storie. Fastidiosamente – ha detto l’attore e regista ridendo – lo fanno bene ogni volta. È stimolante come regista vedere questi film sempre perfetti”.

Ad accompagnare la storia, le musiche di Michael Giacchino, vincitore del premio Oscar alla Miglior colonna sonora per ‘Up’.

Sono cresciuto con ‘Toy Story’, ho divorato quei film. Quando ero bambino, non c’erano vhs, non c’era Internet. Così registravo l’audio del film durante la proiezione, era l’unico modo per me di riviverlo anche fuori il cinema. E una volta tornato a casa, mettevo il registratore sotto il cuscino e lo riascoltavo per tutta la notte”, ha ricordato Giacchino, autore delle musiche di ‘Coco’, ‘Inside Out’, ‘The Batman’ di Matt Reeves e ‘Spider-Man: No Way Home’. “Mi piaceva capire come funzionava la musica e gli effetti sonori con i dialoghi e tutto il resto in un film. Non è stato difficile -ha continuato – trovare l’ispirazione per ‘Lightyear’”.

IL TRAILER

2022-06-12T19:35:50+02:00